“Regine di Sicilia”, la presentazione del volume

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Sara’ presentata sabato 22 agosto a Venosa la più recente delle biografie delle “Regine di Sicilia” scritte da Arturo Bascetta, il quale ha ricostruito la vicenda della bella Isabella da Venosa, riconosciuta dalla storiografia come donna tormentata ” fanciulle, giovinetta e maritata ” costretta, nella parabola finale della sua vita, a trovare rifugio in Francia ed a vendere anche buona parte della sua bibiloteca. Il merito di Bascetta e’ quello di aver profondamente umanizzato pagine di storia spesso anche cruenti come la celebre ” “congiura dei Baroni” tra il 1485 ed il 1486, alla quale aderi’ anche Pirro del Balzo, padre della dolce Isabella che fu, come tutti i congiurati, severamente punito. La vicenda biografica di Isabella viene ricostruita da Bascetta sulla base di fonti come il Balzino di Ruggiero di Piacenza, testo riscoperto da Benedetto Crove che ricostruisce in ottave canterine la vita della principessa fino al trionfo regale. Lo scontro tra Spagnoli e Francesi per il controllo di Napoli era vivo per cui breve fu la condizione di Isabella come regina che, dopo la fuga della corte regia ad Ischia, indusse Isabella a lasciare per sempre il regno. Il libro di Bascetta convince perché ogni pagina di storia e’ pagina di vita che recupera sapientemente l’ aneddotica, concretizzando i passaggi della grande Storia, fatta in realtà di normalissime scene di vita vissuta come la ricerca di una nutrice dal seno adatto alla piccola boccuccia di Isabella a gonne d’ oro come dono nuziale, a feste di Carnevale e cene a tradimento. Ad affiancare Bascetta alla presentazione del libro saranno il professore Virgilio Iandiorio, gia’ dirigente scolastico ed autore per l’ Abe edizioni di vari saggi sugli amori di Boccaccio a Napoli e traduttore del Bellum Neapolitanum ed il professore Pellegrino Caruso, docente di latino e greco al Convitto ” Colletta ‘ di Avellino ed autore di una antologia di loci oraziani, utilizzati, sulla scorta degli studi di Richard Bentley. L’incontro vuole essere un’occasione di riflessione sulle molteplici risorse della filologia.