Resistenza fu Resistenza dovrà essere

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Eravamo ridiventati uomini con un volto solo e un’anima sola. Eravamo di nuovo completamente noi stessi. Ci sentivamo di nuovo uomini civili. Da oppressi eravamo diventati uomini liberi. Quel giorno abbiamo vissuto una tra le esperienze più belle che all’uomo sia dato di provare: il miracolo della libertà”. Sono parole di Norberto Bobbio a commento della sua esperienza vissuta allorché l’Italia fu liberata dal nazi-fascismo. Oggi, a distanza di tanti anni, quelle parole sono di sconvolgente attualità nel momento in cui in questo 25 aprile la Costituzione, nata dalla Resistenza, la stessa Democrazia sono in grave pericolo. Troppe sono le semplificazioni, infiniti gli errori di una classe dirigente senza memoria, arrogante, nella sua ignoranza, il potere che discrimina. In realtà, troppo presto si sono dimenticate quelle giornate storiche così sanguignamente raccontate da Sandro Pertini e da migliaia di uomini e donne che nelle asprezze dei monti scesero in campo per consegnarci la libertà. Da tempo la nostra Costituzione è presa di mira. I suoi valori sono stati messi in discussione ogni qualvolta si è tentato di costruire un modello di partecipazione per fini propri. Resta ancora forte il grido di Dossetti contro i detrattori della Carta, tra cui il berlusconismo che, dopo un altro ventennio, stava per cancellare le conquiste della repubblica. Come grande è stata la risposta degli italiani allorché Matteo Renzi, con un colpo di mano tentò di impacchettare articoli della Costituzione per asservirla ai suoi disegni di egemonia politica. Oggi il pericolo si ripresenta sotto le sembianze di un autonomismo regionale che, come la tragedia del coronavirus dimostra, minaccia l’unità del |Paese. E allora: resistenza fu e Resistenza dovrà essere in difesa della Libertà.

di Gianni Festa