Ricette dematerializzate per i malati oncologici, Soresa replica alle accuse

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«Sul tema delicato e serio delle ricette dematerializzate per i malati oncologici – ha dichiarato il Presidente di Soresa Tommaso Casillo – in Regione Campania si è realizzata una vera rivoluzione. Per questo motivo è opportuno smentire alcune notizie prive di fondamento diffuse quest’oggi dal consigliere regionale Saiello secondo cui sarebbero “ancora al palo le emissioni delle ricette da parte degli specialisti”.

Affermazione falsa poiché dal 4 gennaio 2023, oltre 240 medici hanno già prescritto a pazienti oncologici quasi 16.000 prescrizioni per un totale di oltre 41.000 prestazioni.
Il Servizio Sanitario Regionale – evidentemente sarà sfuggito al consigliere Saiello – registra dei risultati di eccellenza, Regione Campania infatti continua a confermarsi prima regione d’Italia per i tempi di pagamento per le forniture farmaceutiche e anche sull’implementazione del fascicolo sanitario elettronico possiamo vantare un primato che porterà la sanità campana ad essere sempre più innovativa e vicina al cittadino campano».

Ad oggi – si legge ancora nella nota diffusa dalla Società Regionale per la Sanità – tramite la nuova piattaforma E-Prescription Sinfonia, sono stati abilitati tutti gli specialisti oncologi, oncoematologi, ematologi e radioterapisti delle strutture pubbliche della Regione Campania e tutti gli specialisti dell’Istituto Pascale.

Il nuovo Day Service oncologico per l’infusione chemioterapica, nato per assicurare una presa in carico globale del paziente oncologico, ed attivo in Campania dal 2 gennaio 2023, è stato ad oggi prescritto dagli specialisti campani, per il tramite della piattaforma E-Prescription Sinfonia, ad oltre 3.000 pazienti oncologici.

Se si escludono le prestazioni di laboratorio, per cui è previsto un accesso diretto in struttura senza prenotazione, oltre il 47% delle prestazioni prescritte dagli specialisti risultano già prenotate presso i CUP delle strutture pubbliche campane, per un valore economico che supera 1 milione di euro.
Tali prestazioni già prenotate, per le quali si attende un sensibile incremento nei prossimi giorni, erogate esclusivamente dalle nostre strutture pubbliche, non eroderanno tetti di spesa delle strutture private accreditate e, soprattutto, non saranno pagate di tasca propria (cosiddetto out of pocket) dai cittadini campani.