“I comuni non ci stanno alla logica della stupidità, qui si gioca con le tasche dei cittadini e con la dignità dei lavoratori”. La soluzione trovata dall’Ato per l’affidamento del servizio rifiuti non convince il sindaco di Montefredane, Ciro Aquino. “Il servizio resta pubblico ma a quale costo? E fino a quando? Rimarrà ad Irpiniambiente o sarà gestito da una nuova società è lo stesso: sono sempre i Comuni che dovranno pagare. E come?
Non possono imporci di comprare le quote di Irpiniambiente. All’Ato – ricorda Aquino -, prima erano tutti contro, ora tutti d’accordo. E’ il lato oscuro della vicenda. Prima di fare i conti, chiamino i sindaci di Grottaminarda e di Atripalda, e chiedano loro che cosa ne pensano. Se i costi sono sostenibili. Per non parlare dei piccoli comuni”, dice Aquino.
“Dopo il fallito tentativo con Irze, Irpinia rifiuti zero, – continua il sindaco – avevano paura di un commissariamento e si sono affrettati a concludere una intesa. Ma non è chiaro il percorso che dobbiamo seguire. Ne hanno discusso con i sindaci di Grottolella, Altavilla, Petruro, Tufo, Santa Paolina? Noi primi cittadini dobbiamo consultare il revisore dei conti. Inoltre ci sarebbe la Corte dei Conti a vigilare”.
Aquino chiede chiarezza anche sul bilancio di Irpiniambiente: “Vorrei qualche informazione in merito, altrimenti non possiamo immaginare se l’operazione sia fattibile”.
E infine ci sono i lavoratori: “Sono preoccupato per tante famiglie. Siamo certi che il pubblico sarà in grado di gestire ancora il servizio in Irpinia? Siamo certi che non ci sarà un commissariamento e poi un bando per l’affidamento ai privati? La politica in questo momento dice il vero, oppure è tutto un bluff?”.