Rifiuti, D’Alessio apre a Irpiniambiente: “Decideremo in consiglio”. I sindacati chiedono garanzie

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Una delegazione di lavoratori di Irpiniambiente, questa mattina, in concomitanza con la riunione del Consiglio d’Ambito, hanno tenuto un’assemblea straordinaria all’esterno del palazzo della Regione di collina Liguorini, sede degli uffici dell’Ato.

Ad illustrare l’esito dell’incontro è il presidente dell’Ato  Vittorio D’Alessio.”Un’alternativa al privato la si trova. Stiamo considerando anche un’alternativa al percorso finora seguito dall’ATO. Non si tratta di fare marcia indietro, ma di evitare situazioni critiche,che potrebbero persistere durante le convocazioni dei consigli. Cerchiamo insieme a tutte le parti politiche una soluzione che preservi il servizio pubblico”.

“Dobbiamo notare che il percorso dell’Ato è pienamente legittimo, posso garantirlo. Noi, legalmente, non abbiamo problemi nel contestare una sentenza favorevole del Consiglio di Stato. Tuttavia, ritardare la risoluzione di questo problema non è opportuno; va affrontato immediatamente. Va notato che il nostro intervento ha subìto tre modifiche legislative: partendo dalla legge regionale 14-2016, passando per il decreto 201 del 2022, fino alla modifica della legge regionale nell’agosto 2023. Quindi, è stato un percorso complicato anche a causa di questi cambiamenti normativi. Adesso, cercheremo di avviare un nuovo dibattito tenendo conto di queste modifiche normative”, ha concluso D’Alessio.

I sindacati chiedono garanzie. «Siamo convinti che- spiega Michele Caso della Uil  –  c’è una contrapposizione politica che continuerà a condizionare le scelte che si fanno. Dobbiamo fare in modo che il futuro non venga deciso nelle aule di tribunale. Se non si cambia direzione, in prospettiva c’è la gara per l’affidamento al privato. Vogliamo fatti non parole. I Comuni devono dire se vogliono essere della partita”.

Per Francesco Colella  della Cisl “serve chiarezza”. “La settimana prossima ci sarà il consiglio d’ambito. Saremodi nuovo qui e andremo anche dal prefetto se necessario. Chiediamo ai sindaci di prendersi le loro responsabilità, devono capire che i dipendenti di Irpiniambiente fanno il loro lavoro, forniscono un servizio ai loro Comuni”.