Rifiuti e Stir, torna la rabbia dei Comitati: non fate pagare ai territori le vostre colpe

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L’assenza di una capacità di programmazione e di pianificazione da parte di Irpiniambiente sta emergendo in tutta la sua drammaticità. L’emergenza rifiuti non è una calamità naturale imprevedibile, ma il frutto di una cattiva gestione. Infatti un’impiantistica pubblica sul territorio irpino esiste, ma non si sa o non si vuole usare! Sembrano conoscere solo la valle del Sabato, come unico luogo deputato alla monnezza e, nonostante l’inquinamento diffuso e certificato, vogliono farci credere che l’unica strada sia l’ampliamento dello Stir o affidarsi ai privati: inaccettabile e sconcertante! E’ necessaria una drastica inversione di rotta per migliorare le condizioni di vita di migliaia di persone, per anni private della libertà e del diritto di respirare aria pulita, mettendo in piedi finalmente un sistema sicuro, efficiente e privo di rischi per l’ambiente. Noi abbiamo ragioni da vendere e sappiamo che soluzioni senza fare allarmismi sono possibili! Mo Basta!