Rifondazione: “Irpinia sospendere la produzione industriale”

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Nell’ultimo documento presentato dal Presidente del Consiglio dei Ministri relativo alle iniziative di contrasto della diffusione del coronavirus,  non e’ prevista la sospensione temporanea delle attivita’ produttive industriali. Le lavoratrici e i lavoratori di alcuni siti italiani,  giustamente , stanno proclamando lo sciopero generale al fine di tutelare la loro salute oltre a quella dei loro familiari e delle comunita’ interessate , le stesse organizzazioni sindacali di categoria FIOM,  FIM e UILM nazionali hanno chiesto  al Governo di decretare la chiusura degli stabilimenti , non interessati da produzioni  sensibili, fino al 22 marzo. Noi riteniamo insensato e irresponsabile continuare a costringere migliaia di lavoratrici e lavoratori a rischiare la loro salute solo per soddisfare le esigenze e il profitto delle multinazionali. Confindustria non ha il diritto di dettare l’agenda politica di un Paese ,che sta facendo grandi sacrifici e sforzi per uscire dalla crisi sanitaria,  violando palesemente, tra l’altro , i principi costituzionali che garantiscono la salute pubblica. In Irpina la situazione e’ grave, infatti ad oggi nessuna delle aziende ha fermato la produzione, a quanto pare neanche per compiere opere di sanificazione. Sollecitiamo pertanto il Prefetto di Avellino, l’ufficio provinciale del lavoro e i sindaci dei comuni in cui esistono aree produttive a carattere industriale , in quanto promi responsabili della salute pubblica, ad intervenire al fine di verificare le reali condizioni di lavoro delle maestranze nonche’ lo stato dei luoghi all’interno degli opifici.  Noi pensiamo ragionevole e improrogabile una modifica del D.P.C.M . nella direzione  sopra enunciata prevedendo inoltre la cassa integrazione straordinaria per tutte e tutti a prescindere dalle mansioni e dal tipo di contratto. Invitiamo oltremodo le organizzazioni sindacali provinciali a sostenere con fermezza le decisioni assunte dalle rispettive segreterie nazionali convocando lo sciopero generale provinciale. La salute viene prima del profitto!

Tony Della Pia segretario provinciale Rifondazione Comunista IRPINA