Risorgere dopo la tempesta

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Mai come ora il significato del termine Resurrezione si addice al tempo in cui viviamo. Siamo ancora dentro una tempesta brutale e angosciante. Che ci induce a riflessioni. Guardiamo al futuro con preoccupazione, interrogandoci sul senso della vita. Gli eventi drammatici di questi ultimi mesi ci hanno consegnato l’esatta dimensione dell’es – sere attuale: la precarietà. E’ bastato un soffio di vento infetto per mettere a nudo la fragilità della condizione umana, molto spesso violentata dall’arroganza di un potere effimero che ha generato uno sfrenato individualismo del tutto contrario all’impegno per il bene comune. Il coronavirus, le sue vittime innocenti, impongono un cambio di passo. Per troppo tempo la sanità pubblica ha subito un arretramento rispetto al privato. La malapolitica ha fatto di tutto e di più. Ha premiato gli appartenenti ad un partito, mortificando i meriti e le competenze. Nel Mezzogiorno soprattutto, la condizione della fragilità è emersa con grande evidenza. La pandemia, con il suo carico di decessi, ha messo a nudo la realtà. Strutture fatiscenti, appalti in odore di criminalità, ospedali avviati e mai conclusi esigono il ripristino di una urgente stagione dei doveri. C’è un dramma nel dramma. Davanti a noi si intravede una salita ripidissima. Il blocco delle attività ha determinato una situazione di grande pericolosità sociale. La disoccupazione, la povertà, sono aumentate a dismisura. Artigiani, commercianti, piccole e medie aziende sono costretti a scelte dolorosissime. Soprattutto per i ritardi di una burocrazia che pone ostacoli nel rendere veloci i provvedimenti annunciati dal governo. Parte dal superamento di queste enormi difficoltà la resurrezione di un Paese, delle sue comunità che, in questa tragedia (che speriamo si concluda al più presto), è chiamata a compiere uno enorme sforzo di volontà. Cambieranno molte cose nel costume del tempo passato. Non mancheranno insidie. Ma dobbiamo farcela. Augurando a tutti una santa Pasqua a casa all’insegna della responsabilità, della serenità e, della buona salute.

di Gianni Festa