Rotondi ricorda Bianco: “La sua eredità lo fa diverso da tutti i politici”. Conte: “espressione di un rinnovato umanesimo. Autonomia differenziata, continuare la sua battaglia”

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In occasione della  commemorazione di  Gerardo Bianco al conservatorio Cimarosa il parlamentare Gianfranco Rotondi ripercorre una parte del suo percorso politico  niziato proprio con il parlamentare  della democrazia cristiana scomparso. “Il mio rapporto con Bianco è stato un lunghissimo viaggio. Un viaggio che continua. Per Bianco la militanza è sempre stato una scuola di libertà, siamo cresciuti contraddicendolo, lui ci esortava a contraddirlo, purchè lo facessimo in buona fede, la sua eredità lo rende diverso da tutti i politici. E’ sempre stato attento ai fenomeni nuovi, anche quando erano lontani dalle sue idee come è accaduto con i 5 Stelle”.

 Pierferdinando Casini ricorda il legame con un’altra eccellenza irpina, Fiorentino Sullo, “Mio padre, esperto di formazione professionale, era suo consulente, ho un ricordo indelebile”.  Poi rende omaggio a Ciriaco De Mita, Antonio Maccanico e Nicola Mancino “hanno sempre rivolto un servizio di grande lealtà del paese”.  Poi Casini si rivolge a Piantedosi: “raccogli un’eredita importante. L’Irpinia è cosi forte che ha fatto sentire la sua presenza nel governo”. Poi si sofferma su Bianco, un patrimonio immenso per la DC. “Gerardo è stato l’ultimo de gasperiano nella sua aderenza ai principi europei, capace di riportare l’Europa alla concretezza. Oggi rivendichiamo con 30 anni di ritardo questa forte vocazione europea. Anche nei momenti di dissenso, mai la sua dimensione morale ha vacillato”.

Significativo il ricordo del leader del M5S Giuseppe Conte  dell’ esponente irpino della DC Gerardo Bianco. “E’ stato il volto umano e popolare del cattolicesimo. E’ stato – sottolinea Conte – un politico di grande autorevolezza, trasversalmente apprezzato, espressione di una cultura che ha messo sempre al centro il primato della persona e dei diritti. Nella sua idea ‘uomo è al vertice e lo Stato al suo servizio. L’azione politica di Bianco ha trovato fondamento nei principi della Carta costituzionale. Sono stati il concreto orizzonte che ne ha dettato le scelte di un nuovo umanesimo. Il dovere della politica è quello di offrire risposte ai bisogni dell’uomo contemporaneo, esposto a sempre nuove paure. La sua ispirazione è anche la mia”

Poi Conte  si sofferma sull’autonomia differenziata.”E’ un progetto molto insidioso rispetto al quale chiedo a tutti di unire le forze per contrastarlo perché non voglio essere interprete di Gerardo Bianco, ma un politico che ha fatto della vita parlamentare fulcro della propria azione politica non potrebbe mai accettare che un progetto così complesso e rivoluzionario per il paese, il Parlamento viene esiliato ed esautorato nel percorso istituzionale”.

Per l’onorevole Luciano Violante Bianco ha rappresentato un riferimento non solo dal punto di vista politico ma soprattutto  umano. “Mai la sua cultura diventava arroganza. Era rispettato perché rispettava gli altri, cercava di capire le ragioni dell’altro. Era un esempio di liberta. Lo considero un maestro per la sua capacità di persuasione e la coerenza che lo contraddistingueva. Si può essere miti e determinati e lui era proprio così”.