Rusolo, il punto sulla città

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Seppure siamo in piena atmosfera vacanziera, in uno strano agosto, non ci lasciamo sfuggire decisioni più o meno importanti che riguardano la gestione dei servizi pubblici essenziali della nostra città. “Ci risiamo” come direbbe qualcuno! Nulla di nuovo sotto il sole ed, all’Alto Calore Servizi ed all’Alto siamo punto e a capo. A nulla è valsa la battaglia che in questi anni abbiamo condotto sulla corretta gestione dei servizi pubblici essenziali;  sul  servizio idrico e sulla tutela degli utenti e consumatori. Sulla possibilità di aprire finalmente una nuova fase in materia di rifiuti, grazie anche al superamento della decennale emergenza, e che avrebbe dovuto finalmente condurre la nostra città e la nostra provincia  in pieno regime di economia circolare. Ne abbiamo parlato in tempi non sospetti ed in quel caso fu proprio l’Onorevole Fulvio Bonavitacola a sostenere la necessità di un cambio di passo, in materia di acqua e di monnezza, che passasse  proprio attraverso la corretta esecuzione della normativa comunitaria, il rafforzamento della differenziata, ma soprattutto attraverso una nuova e più efficiente visione politica che valorizzasse nella gestione, i principi del  merito e della competenza. Ed invece ancora una volta l’assassino torna sul luogo del delitto, e neanche il rinnovamento politico produce gli effetti sperati. Rinnovamento che a dire il vero ha  sempre di più il sapore di un conservatorismo senza via di uscita. Si parla di cambiare affinché tutto possa restare immutato, con ogni probabilità. Ed ecco un sindaco assente e sonnacchioso che  che non trova importante  comunicare alla città cosa pensa dello scarno Piano Industriale lasciato in eredità dall’ormai ex a.d. De Stefano  e cincischia nel manico su sfiducie e rinvii vari. Per non parlare poi della incapacità, o della volontà di non dire nulla di preciso e sensato sull’affaire “ nomina” direttore generale dell’Ato Rifiuti. Non sono questioni di poco conto, tutt’altro!  Sono questioni queste, che hanno ancora una volta il sapore degli accordicchi che valicando merito e competenze, titoli e storie personali,  vanno ben oltre la corretta gestione della cosa pubblica che dovrebbe avere come obiettivi, bene ricordarlo,  efficacia, efficienza ed interesse generale. Ma noi non ci stiamo ora, come allora! Non vanno bene le nomine fatte per interessi di consorteria, od oserei dire per comodità, e non  va bene che si parli dell’acqua come se si trattasse di una cosa di poco conto, senza un minimo di progettualità concreta. Perché parliamoci chiaro possono arrivare anche fondi a palate ma senza visione e capacità, ed applicando sempre le stesse logiche si va poco lontano, e si finisce per annegare in una pozza d’acqua. Ecco la politica ha il compito di essere meno superficiale, di approfondire i temi, di dirci cosa legge nei Piani di sviluppo. Di dirci cosa intende per opere nuove, come intende realizzarle, come intende intervenire per il corretto recupero dei crediti, per carità non scaduti,  come intende gestire il personale riducendo anche la forte conflittualità creatasi in questi anni. Altrimenti diventa tutta una questione di chi dice più sciocchezze affidandole a conferenze stampa alla Truman Show, o a qualche post su Fb. Ecco Avellino città ideale chiede un impegno più serio, uno studio meticoloso ed attento, chiede risposte circostanziate ed analisi serie dei fenomeni, ma chiede soprattutto il rispetto dei criteri di opportunità e di competenza nella selezione di chi deve dedicare il proprio lavoro a questioni strategiche. Ed in questa logica che continuerà a vigilare,  affinché la città possa finalmente godere di una buona amministrazione.  Ci sentiamo di consigliare ai soggetti politici che si presentano con una certa prepotenza sulla scena avellinese, che  l’interesse dei cittadini dovrebbe essere prioritario rispetto all’accaparramento del potere o di qualche poltrona.

 

Maria Rusolo, presidente Avellino città ideale