Si conclude Salerno Danza Festival, dedicato ai linguaggi della danza contemporanea.
Venerdì 28 luglio al Giardino degli Ulivi di Ascea tocca alla Compagnia vietnamita Arabesque Dance Company in “Kliselamef (femalesilk) e melting”. L’identità delle donne vietnamite è sempre il duro lavoro e le difficoltà, perché sono sempre forti per superare tutte le sfide della vita, non importa quanto dura sia la vita. Diversamente dal loro aspetto morbido e debole, sono flessibili, forti, resistenti, duri e persistenti.
Poi BorderlineDanza in “Invisible Patterns”, che ha debuttato questo inverno in Macedonia, della coreografa di fama internazionale Joan Van der Mast, coach e consulente di Laban Movement Analysis.
In scena una storia sul mondo invisibile dove desideri, realtà e coincidenze si sovrappongono. I passi traducono la magia della vita e di come la sincronia giochi un ruolo importante permettendo a persone, situazioni e tempo di intrecciarsi ed essere collegati in modo ordinato. Ed è proprio in quel momento che il mondo invisibile dell’intelligenza universale si rivela accanto al nostro mondo fisico tridimensionale.
Il 29 ultimo doppio appuntamento con Borderline in “Thread” di Susan Kempster: sei danzatori legati al filo (thread), inteso come metafora del modo in cui siamo tutti connessi e interdipendenti. La coreografa, australiana di nascita, ha danzato in diverse compagnie di Sydney, Tokyo, New York e Madrid: Cia, Karmen Larumbe, Carl Paris, Deborah Greenfield, Pablo Molero, Antonio Palazon e a Barcellona: attualmente vive a Londra dove insegna e produce spettacoli.
Interpreti: Adriana Cristiano, Giada Ruoppo, Alessia Muscariello, Luigi Aruta, Antonio Formisano, Pietro Autiero.
Subito dopo Interno 5 in “Cenabis bene”: un lavoro fatto di dettagli, di segni linguistici che si incontrano e si mescolano, ponendo sempre al centro della ricerca l’artista e la sua persona.
Salerno Danza Festival, ideato dal CDTM – Circuito Campano della Danza, è realizzato con il riconoscimento del MIC (che ha inserito Salerno Danza Festival nella sua programmazione triennale) e il sostegno di Regione Campania, ed è considerata tra le più qualificate e professionali del Sud Italia. Direttore artistico Luigi Aruta, giovane danzatore e coreografo.