Sanini, il ricordo del poeta e giornalista all’istituto comprensivo di Grottaminarda

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Grottaminarda. È stato uno degli ospiti più illustri della cittadina ufitana. Dal confino degli anni del regime  fascista a Grottaminarda, dove è divenuto non solo l’amico di tutti ma  l’insegnante che faceva  doposcuola ai bambini le cui famiglie non avevano tante possibilità.

Una generazione di intellettuali grottesi si sono formati con lui. Ancora oggi, Osvaldo Sanini, giornalista, scrittore, poeta, da queste parti lo ricordano. Ogni anno.  L’anniversario della sua scomparsa, il 28 febbraio, non è stato possibile celebrarlo per le cattive condizioni climatiche dei giorni scorsi. E lo hanno fatto, nella mattinata di ieri, 1 marzo, gli alunni dell’Istituto Comprensivo “San Tommaso d’Aquino”, che hanno reso omaggio al poeta, deponendo fiori sulla sua tomba all’interno del Cimitero di Grottaminarda.  Ed hanno recitato i versi di alcune sue poesie. Che parlano della sua vita di internato e di una terra, l’ Irpinia, e ovviamente Grottaminarda,  che lo avevano “accolto come un mio figlio- diceva in una di queste”.

Insieme ai ragazzi della II A e II C della secondaria, la loro insegnante, Gabriella Rapa, promotrice dell’iniziativa, l’ex insegnante, Ester Casarella, sempre sensibile a queste iniziative, insieme a diverse mamme. Anche l’assessora all’Istruzione, Marilisa Grillo, in rappresentanza dell’amministrazione comunale di Grottaminarda. Grillo, nel salutare e ringraziare i presenti per la sensibilità dimostrata nei confronti dell’illustre personaggio, ha lanciato l’idea di istituire, per il prossimo anno, un premio di poesia intitolato a Sanini rivolto proprio agli studenti dell’Istituto Comprensivo: perché la scrittura,  la lettura, la curiosità per la conoscenza, alla fine sono le cose importanti che servono a promuovere l’amore verso la cultura. Oltre che a “tenere la fiammella alta, e accesa, verso il ricordo della sua figura di letterato”.

Osvaldo Sanini era un intellettuale genovese, poeta e giornalista, fu internato dal regime fascista a Grottaminarda nel 1941 e vi rimase fino alla sua morte, nel 1962, nonostante la revoca della misura già nel 1942, proprio perchè  negli anni di confino instaurò con la popolazione un rapporto intenso,  si affezionò a questa terra, divenne il maestro di molti diffondendo cultura. Non a caso la Biblioteca comunale è intitolata a lui ed anche una strada della cittadina ufitana porta il suo nome. Dunque una figura alla quale Grottaminarda è particolarmente legata.

La commemorazione del 61esimo anniversario della sua morte è stata anche occasione di riflessione sul tema della guerra, ampiamente trattato dal poeta. Un tema, ancora oggi, purtroppo, di stringente attualità.
Giancarlo Vitale