Sant’Andrea di Conza, la campagna elettorale entra nel vivo

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 Di Andrea Ricciardiello

A qualche mese dalle elezioni comunali di primavera a Sant’Andrea, gli animati dibattiti politici che da mesi animano il piccolo centro, si concentrano principalmente sul caso eolico selvaggio scoppiato a Conza nell’autunno scorso, o sui probabili nomi di personaggi che potrebbero rivestire la più alta carica del paese. Da questa diatriba, comunque, si sono formati due gruppi ben distinti dai quali, sicuramente, usciranno le rose di candidati che si sfideranno nei prossimi mesi. La campagna elettorale, quindi, è partita con il …vento in poppa e all’insegna della contrapposizione di due gruppi: il primo, denominato degli ecologi, è costituito da quello che sostiene l’attuale maggioranza e, come da indiscrezioni, appoggerà compatta la vecchia lista, che si ripresenterà con poche modifiche. Incertissima la ricandidatura del sindaco uscente che, da voci che girano in paese, ben visti al suo posto sono il signor Antonio Petoia, neo direttore della CNA di Avellino ed ex consigliere regionale e il vicesindaco uscente dottore Giovanni Frino. Il nome degli ecologi nasce dalla politica avviata, in questi ultimi anni, dall’amministrazione uscita vincente nel 2014, preseduta dal sindaco, l’avvocato Gerardo D’Angola indirizzata soprattutto alla stesura di progetti atti a richiedere fondi per la tutela, la valorizzazione e promozione del patrimonio culturale e ambientale, dell’accoglienza, e della battaglia contro l’eolico selvaggio, etc,. Presa di posizione che ha avuto come conseguenza, qualche anno fa, da parte d’ignoti, atti intimidatori e verso alcuni mezzi del comune, attentati incendiari. Dell’ alternato operato della minoranza posso ricordare una fievole opposizione e la promozione di alcuni eventi culturali e sociali, la quale è preseduta dall’ex sindaco Valentino Bellino, e il segretario della sezione locale del Pd il  noto professionista e imprenditore locale Michele Andreone, che è stata sostenuta integralmente dall’altro gruppo, e attualmente, per distinguerlo dall’altro,  viene chiamato in paese, degli eolici o degli imprenditori a causa del fatto che alcune persone, non solo appoggiano la causa ecologista dell’eolico, ma anche perché  hanno lavorato e  lavorano in questo settore. In questo gruppo tra i candidati a sindaco, ben visti e in prima fila, troviamo l’ex sindaco Valentino Bellino e il preside dell’I.I.S.S. Maffucci di Calitri, Gerardo Vespucci, il fratello Antonio; Tonno per gli amici, che è ,tra gli ex sindaci, il più stimato, e la dottoressa Alba Cianci. A ciò va aggiunto che la loro politica, secondo indiscrezioni, sarà incentivata allo sviluppo e alla promozione della cultura, e dell’imprenditoria locale che, secondo loro, se ben incentivata potrebbe portare ad un aumento occupazionale. A caratterizzare la vita politica e sociale di questi ultimi cinque anni è stata la figura dell’imprenditore del Nord, il mecenate Davide Maraffino che, attraverso i suoi investimenti-donazioni, ha cercato di portare occupazione stabile ai tanti disoccupati del paese. A ciò si aggiunge la costituzione di una dozzina di associazioni che hanno dato vivacità al paese e che tra le loro file molto graditi sono il Presidente della Pro Loco Pietro Vigorito, il geologo Gianpiero Monti, e il dottore Francesco Iannicelli ma, soprattutto, a farla da padrone è stato lo scontro tra maggioranza e opposizione in cui, aspri scontri verbali e a suon di carte bollate hanno contraddistinto, per un certo periodo, la vita politica e sociale tra opposizione e maggioranza.Ed è per questo che, i cittadini, nella prossima campagna elettorale per l’elezione del Consiglio Comunale a Sant’Andrea di Conza, sono convinti che, al centro del dibattito, indispensabile, dovrà esserci la ferma volontà e la consapevolezza che mettere da parte le chiacchiere, i rancori e gli odi personali, ma soprattutto l’interesse altrui a quello personale e una pacata discussione concentrata sui programmi e non sugli altrui errori possa ridarci un po’ di pace e serenità. La comunità attende che i dibattiti siano concentrati esclusivamente a spiegare come i candidati, attraverso i programmi, e con quali mezzi siano in grado di portare ricchezza e sviluppo nel nostro territorio e le possibili risoluzioni di problemi riguardanti tematiche  sociali, culturali, economiche e soprattutto, che secondo una loro e ferma convinzione, che un dialogo costruttivo, al di la dei propri indirizzi politici tra vincitori e vinti,  possa dar vita a una nuova era in  cui il nome Comunità non sia solo una cosa astratta, ma si trasformi in realtà per il bene di tutti.