Sant’Angelo, Venezia (UGL FPL) denuncia lo stop alle prenotazioni per gli ambulatori diagnostici

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Le emergenze al Criscuoli di Sant’Angelo si moltiplicano. La struttura infatti da circa un mese ha già sulle spalle la vertenza nazionale Don Gnocchi, la Fondazione privata che opera nella struttura attraverso il suo Polo Riabilitativo. Ora, si aggiunge anche lo stop alle prenotazioni degli ambulatori di diagnostica, come spiega il segretario provinciale della UIL FPL Gaetano Venezia. Un servizio, afferma il sindacalista, «sospeso sicuramente per un unico motivo: la mancanza di personale che va a riflettersi direttamente su centinaia di utenti». L’ospedale, si sa, negli anni ha subito sforbiciate molto pesanti ai servizi offerti al territorio altirpino: «Modifiche al piano sanitario, vedi la chiusura netta di reparti come Ginecologia e pediatria e, in parallelo, una consistente riduzione dei posti letto in Medicina e Chirurgia». A questo, va ‘sommato’ il disco rosso arrivato per l’ospedale di Bisaccia. La Regione Campania aveva puntato però grazie a un decreto del 2012, a una riorganizzazione della sanità che, afferma Venezia, «sembrava dare qualche speranza in più all’Alta Irpinia, mediante il potenziamento del Criscuoli: la conferma del reparto Chirurgia e alcuni posti in Ortopedia e terapia intensiva post operatoria e un rafforzamento della rete dell’emergenza». Un provvedimento che, ad oggi, non ha prodotto quasi nulla. In una situazione già non proprio rosea, si assomma questa sospensione delle prenotazioni agli ambulatori diagnostici: «Situazione direttamente conseguente a una direttiva europea di 12 anni fa. Il problema è che on si tratta affatto di un’interruzione temporanea» dichiara Venezia. Tant’è che la sospensione si allunga a tutto il 2016. Duro il commento finale del segretario della UIL FPL: «L’assistenza pubblica viene sempre più depauperata a favore dei privati». E, in questa situazione, va da sè «il sovraccaricamento di altre strutture gestite dall’ASL in provincia di Avellino che costringerà molti cittadini a rivolgersi ai privati. Tutto ciò, nonostante la restituzione di circa 50 milioni di euro alla Regione da parte della stessa ASL nella passata gestione». Chissà che qualche novità in positivo non possa arrivare dal Progetto Pilota dei 25 comuni, in cui un potenziamento del Criscuoli era stato previsto nella bozza di strategia avviata verso la sua versione definitiva. Staremo a vedere. Intanto, domani c’è lo sciopero dei lavoratori della Don Gnocchi, per cui è atteso un presidio davanti al Criscuoli. I sindacati avevano anche richiesto, in una lettera al Prefetto Sessa, un incontro per fornire lumi sul comportamento della Fondazione nei confronti dei lavoratori. Ebbene, dalla Prefettura la convocazione è arrivata proprio per domani mattina, giorno dello sciopero nazionale, alle 10.
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