“Cos’altro deve accadere perché qualcuno si prenda una responsabilità politica del degrado morale di Avellino? Perché dobbiamo lasciare la nostra città nelle mani di delinquenti come se fosse normale? Quando ancora dobbiamo attendere affinché un clima di normalità e di legalità venga ripristinato?” – così il deputato del Movimento 5 Stelle Carlo Sibilia a proposito di quello che, in queste ore, i giornali stanno definendo “scandalo all’Azienda Città Servizi”.
“Plaudo all’impegno dei magistrati e delle Forze dell’Ordine, grazie a cui, se confermato nelle fasi successive delle indagini, è venuto a galla un sistema che coinvolge il vertice dell’ACS, società in house interamente partecipata dal Comune di Avellino, e alcuni funzionari comunali nella gestione di cooperative e associazioni utilizzate, pare, come strumento di distrazione del denaro pubblico a fini privati. Questa città – continua il parlamentare 5 Stelle – viene affossata ogni giorno da chi usa la cosa pubblica per affari propri, ponendo in essere condotte corruttive, in totale disprezzo delle leggi, in cambio di consenso popolare o sostegno elettorale o per scopi personali. E le intercettazioni rese pubbliche questa mattina, come d’altronde lo scandalo dei furbetti del cartellino all’Asl, sono la prova di quanto diffuso sia il degrado morale, il senso di impunità e la totale mancanza di rispetto di chi è chiamato a svolgere un ruolo pubblico. Possiamo mai tollerare che vengano utilizzati a fini privati auto, biciclette, telepass o, addirittura che si comprino tv per poi installarle a casa propria? Beni acquistati con denaro pubblico, ma usati personalmente o da parenti e amici”.
“Da un lato, siamo lieti che la Procura della Repubblica stia facendo pulizia, ma, dall’altro, sosteniamo con forza la necessità che la politica debba arrivare prima delle indagini e delle sentenze. La classe dirigente che è stata prodotta negli ultimi 30 anni deve essere spazzata via da una ventata di normalità e legalità di cui avvertiamo sempre più il bisogno. Avellino deve tornare ad essere un capoluogo di provincia che ha nel valore dell’onestà il suo vessillo” – incalza il portavoce irpino, che prosegue: “Il Movimento 5 Stelle proprio in queste ultime settimane ha proposto l’adozione della carta dell’onestà a tutela dei cittadini, chiedendo l’introduzione di poche, semplici regole come il DASPO sia per gli amministratori pubblici condannati per corruzione che intendono sedere di nuovo su una poltrone pubblica sia per i condannati per reati contro la pubblica amministrazione che vogliono ancora fare affari con la P.A.”.
“Fondamentali sono anche l’introduzione negli ambienti pubblici dell’agente provocatore, cioè un infiltrato dell’onestà che controlla e scova fenomeni di corruttela, la tutela di chi denuncia casi di corruzione nella P.A. e lo stop alla prescrizione per i rinviati a giudizio. Pochi punti per fermare corrotti e tangentari in Parlamento, nelle Regioni e Comuni e per restituire dignità alle comunità ormai preda di faccendieri e affaristi” – conclude Sibilia.