La Scuola di Legalità è giunto all’ultima lezione. Un corso strutturato in dieci lezioni vertenti sulle tematiche più differenti, ma tutte affini a quelle della legalità e della giustizia sociale.
Con l’ultima lezione giunge al termine la Seconda Edizione della Scuola, un progetto che a partire dallo scorso anno, ha ricevuto ampio riconoscimento da parte del M.I.U.R.
Nata dalla collaborazione tra la Camera di Commercio di Avellino e Libera, la Scuola di Legalità ha avuto come obiettivo primario quello di “organizzare l’indignazione e la speranza”, attraverso un ciclo di lezioni, certamente non esaustive, ma volte a fornire ai giovani studenti gli strumenti più idonei per strutturare percorsi di educazione alla legalità nelle loro comunità e sui loro territori.
Gli incontri di quest’anno hanno avuto come filo conduttore il tema della corruzione. Una tematica quanto mai attuale e protagonista delle pagine mediatiche nazionali e locali.
I motivi di questa scelta, per certi versi anche forte, se da un lato affondano le radici nel grado di diffusione della problematica, dall’altro lato cercano di rispondere alla naturale conseguenza della diffusione stessa di questo fenomeno. Uno degli effetti principali e più dannosi del massiccio protagonismo del fenomeno corruttivo cosi come comunicato dai media, è quello di costituire fonte di grande sfiducia nei confronti delle istituzioni. Ciò soprattutto per parte dei giovani.
Si è cosi voluto, attraverso l’analisi delle diverse espressioni del fenomeno, far comprendere ai giovani studenti, quanto sia importante filtrare le informazioni alla luce delle conoscenze acquisite.
Le generalizzazioni rappresentano un ostacolo ad ogni iniziativa che tenti di mettere insieme le realtà positive e incontaminate.
Proprio per questa ragione, l’ultimo incontro di Scuola si intitola “Distinguere per non confondere”. Questa è un’espressione in più occasioni ripetuta da don Luigi Ciotti, Presidente di Libera.
Occorre distinguere, dalla massa indistinta, la buona informazione, quella che permette di identificare ogni tipo di realtà positiva e non inquinata dall’illegalità diffusa. Occorre distinguere al fine di non permettere che la il sentimento della sfiducia prevalga e allontani la società civile dalle istituzioni. Occorre distinguere perché in un clima di grande difficoltà, l’unica risposta valida e veramente in grado di proporre il cambiamento non può che essere una risposta collettiva e corale.
Ad animare l’ultima lezione sara’ Davide Pati, Vice Presidente di Libera. L’incontro si terrà giovedì 5 maggio alle ore 15.30 presso la sede della C.C.I.A.A di Avellino, in Piazza duomo, 5.