Scuola e autonomia differenziata, confronto con Saggese allo Spi Cgil

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Un confronto sull’autonomia differenziata a partire dal volume di Paolo Saggese “La scuola e la questione meridionale nel primo secolo dell’Unità nazionale”, Terebinto. E’ l’appuntamento in programma il 28 aprile, alle 17.30, allo Spi Cgil. A confrontarsi con l’autore Giuseppe Carillo dello Spi Cgil, l’economista Luca Sessa, il professore Massimo Villone, docente di diritto costituzionale, Franco Fiordellisi, segretario della Cgil. L’incontro è promosso dalla Cgil, Arci, Acli, Anpi, Auser, Federconsumatori, Laika e Apple Pie.

Il volume di Saggese nasce dal tentativo di comprendere le radici del divario tra scuola meridionale e settentrionale, un divario che rischia di cresce con l’autonomia differenziata. Un esempio è offerto dalle rilevazioni dell’Invalsi del 2021 che mostrano che circa il 70% dei maturandi di Campania, Puglia, Calabria e Sicilia non va oltre il livello minimo per comprendere un testo, svolgere un ragionamento logico e capire alcuni elementi di lingua inglese.  Come a dire che i 75 anni di storia repubblicana non sono bastati a colmare la forbice tra risultati degli studenti del Nord e del Sud.

Una forbice che accompagna la nascita del Regno d’Italia, come emerge dalle analisi di Francesco De Sanctis e Pasquale Villari, tra i primi a cogliere la centralità dell’istruzione per rilanciare il Sud e a formulare proposte per garantire le stesse opportunità agli studenti del Nord e del Sud. Le loro indagini si affiancano a quelle di Umberto Zanotti Bianco, parlamentare e presidente Animi- Associazione Nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d’Italia, che poneva l’accento sull’ostilità delle classi dirigenti meridionali all’istruzione nel Sud, di Carlo Levi e Anna Lorenzetto fino all’impegno di Rocco Scotellaro e Manlio Rossi Doria per superare la povertà educativa del Sud.