Pubblicata ieri la prevista ordinanza in relazione alle attività didattiche nelle scuole.
Le scuole secondarie di primo grado “riapriranno in presenza lunedì 25 gennaio, salve diverse valutazioni di competenza dei Sindaci o dei Dirigenti scolastici. I Dirigenti scolastici dovranno comunque certificare la sussistenza delle condizioni e requisiti di sicurezza sanitaria prescritti dal vigente Piano di sicurezza per la ripresa delle attività della scuola, oltre ai requisiti di sicurezza generale. Si dispone inoltre lo svolgimento di attività di monitoraggio e di screening sul personale della scuola e sugli alunni delle classi o plessi interessati da casi di contagio, a cura delle ASL e dei medici di medicina generale. Rimane a cura delle Asl anche il controllo del rispetto dei protocolli di sicurezza nelle scuole”. In riferimento “alle scuole secondarie di secondo grado (superiori), si dispone la ripresa in presenza a partire da lunedì 1 febbraio 2021, salve diverse valutazioni di competenza dei Sindaci o dei Dirigenti scolastici”. E’ affidata ai singoli dirigenti scolastici “la individuazione della percentuale di studenti in presenza (tra il 50 e il 75%), con espressa raccomandazione di adottare un criterio prudenziale, al fine di minimizzare i contagi”.
La Regione, infine, prevede l’attivazione dei servizi aggiuntivi del TPL, in conformità alle previsioni dei programmi integrativi in corso di approvazione presso le competenti Prefetture sulla base delle risultanze dei tavoli attivati ai sensi dell’art.1, comma 10, lett. s) del DPCM 14 gennaio 2021, in tempo utile a consentire l’operatività dei servizi alla data del 1 febbraio 2021, nel rispetto delle vigenti disposizioni in tema di limiti alle presenze a bordo dei mezzi e delle altre disposizioni vigenti”.
E, se “necessario e su richiesta dei Comuni”, si autorizza il “supporto dei volontari della protezione civile, nelle aree a maggiori rischio di assembramenti nei pressi degli istituti scolastici (in particolare, laddove si registrino concentrazione di plessi) e – in sinergia con il personale delle Aziende di trasporto pubblico locale – degli snodi critici del sistema di TPL (ad esempio, stazioni di interscambio), al fine di favorire l’ordinato afflusso e deflusso dei viaggiatori e per la dissuasione di condotte non rispettose”.