Segregata in casa, ora la Procura indaga sugli assistenti sociali del comune di Aiello

0
822

Segregata in casa, ora la Procura indaga sugli assistenti sociali.Nella giornata di oggi, presso il Tribunale di Avellino, dinanzi al GUP, dott.ssa Francesca Spella, ha avuto luogo il rito abbreviato nei confronti di Guarriello Maria e D’Amore Giuseppe, accusati di maltrattamenti nei confronti della figlia. Il 15 dicembre scorso, giungeva l’esito della perizia psichiatrica nei confronti dei due imputati: la madre è capace d’intendere e di volere. Il padre è parzialmente capace d’intendere e volere.  La richiesta da parte del Pubblico Ministero Paola Galdo è stata di anni 16 di reclusione per la madre della vittima e, ancora, di anni 14 per il padre. Il magistrato, alla fine, emetteva la condanna di anni 14 per  Guarriello e di anni 12 per D’Amore . Assolti  invece, per il reato di istigazione al suicidio. Trasmessi gli atti al pubblico ministero nei confronti dei servizi sociali del comune di Aiello del Sabato che hanno dal 2008 fino allo scorso anno hanno redatto sempre relazioni positive nei confronti della famiglia D’Amore. Una valutazione – quest’ultima – che, alla luce di quanto emerso dalle indagini e appurato in sede processuale, getta gravissime ombre sull’attività di controllo svolta sugli orrori che avvenivano in quella casa. Grande soddisfazione per le parti civili, difese di fiducia dall’avvocato Antonella De Angelis.