Si, Montefusco: sul progetto dello stadio è chiara l’alleanza tra Festa e centrodestra

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“A occhio e croce sulla vicenda del nuovo stadio ci sono già le prove generali dell’ alleanza tra Festa, e le componenti della sua maggioranza, e la destra cittadina. Il programma mi pare chiaro: le mani sulla città di Avellino. Costruire una alternativa. Farlo presto, farlo bene, farlo veramente”. E’ evidente per Roberto Montefusco, coordinatore provinciale di Sinistra Italiana, l’accordo tra il sindaco e la destra guidata in Irpinia dal deputato Gianfranco Rotondi.
“Le dichiarazioni di diversi esponenti della destra cittadina sul progetto di realizzazione del nuovo stadio – dice ancora Montefusco – confermano il feeling politico con il sindaco Festa e la sua maggioranza”.
Che ricorda che solo pochi giorni fa, un documento delle forze progressiste avellinesi aveva segnalato “il rischio di una operazione speculativa che punta non a realizzare un nuovo e moderno impianto sportivo, ma a mutare i connotati di un pezzo significativo della città che diventerebbe un centro commerciale di 26mila metri quadrati, e a regalare condizioni di assoluto vantaggio all’impresa costruttrice che avrà l’esenzione di Imu, Tari e degli oneri di urbanizzazione”.
“La destra ha parlato di benefici per la città di Avellino. A me sembrano – ragiona Montefusco – assolutamente chiari, invece, a chi andrebbero i principali benefici di questa operazione.
Insomma, siamo di fronte a prove generali nemmeno tanto celate di un accordo politico in vista delle prossime elezioni amministrative, che peraltro seguirebbe a quello già realizzatosi con le elezioni politiche, in cui pezzi significativi della maggioranza di Festa hanno sostenuto la coalizione di destra”.
Secondo il leader irpino di Sinistra Italiana, il programma, se queste sono le premesse, sembra drammaticamente chiaro: le mani sulla città di Avellino.
Anche per questo è necessario costruire nel campo progressista un’alternativa: di visione, di contenuti, di qualità delle donne e degli uomini che la rappresentino. Nel segno di una profonda discontinuità con formule e proposte viste all’opera negli scorsi anni. Occorre farlo presto, e farlo bene”.