Signori si parte, sì, ma con l’incognita di quel che accadrà. C’è chi li chiama, a ragion veduta, i viaggi della speranza: partire in autobus per Napoli, raggiungere l’università, può essere operazione relativamente facile, via autostrada. Che ci vuole: un’ora all’andata, un’ora al ritorno. Se va bene, però. La pratica non è sempre rispondente alla teoria. Gran parte del tempo gli studenti lo trascorrono in viaggio. Basta una giornata di traffico, per un incidente, una manifestazione, e i tempi si allungano.

Prendiamo un caso tra i tanti, come ci raccontano gli stessi ragazzi: partenza alle 17 dal capolinea di piazza Garibaldi, arrivo al capolinea di Avellino, l’autostazione inaugurata dopo quarant’anni, alle 19.22. Sono i tempi cronometrati dagli studenti che ogni giorno si alzano con l’incognita di quel che potrà loro accadere.

A questo si aggiunge lo stato dei mezzi sui quali vengono portati a Napoli. Le foto parlano chiaro, possiamo dire che ci sono autobus nei quali i bocchettoni dell’aria condizionata sono guasti, la tappezzeria è rotta,  fili strappati, opera dei vandali e dell’usura, e avanti di questo passo. Non sarà così per tutti i mezzi in partenza o in arrivo, ma la flotta Air vanta anche pezzi vintage come questi.

I pendolari irpini sanno che la loro vita non è facile, ancor di più se parlano gli studenti della facoltà di Agraria a Portici. Arrivati a Napoli, bisogna fare ricorso alla Circumvesuviana. Altro tempo, altro sballottamento. Tempo, energie, soldi, salute psico-fisica. Tutto se ne va così.

La domanda è sempre la stessa: quando cioè, oltre gli annunci che non mancano, si potrà godere di una riorganizzazione della rete di trasporto, ripartendo dalla stazione ferroviaria di Avellino, intanto per offrire un servizio alternativo agli studenti delle università di Napoli e Salerno, e non solo a loro.

Rfi, Air, Regione Campania potenziano i servizi nelle aree costiere, più densamente urbanizzate. Avellino resta l’unico capoluogo a non avere una stazione ferroviaria funzionante. Anche qui, comunque, gli annunci non mancano. Tante le mobilitazioni di associazioni, negli anni, ed oggi.  Anni fa furono fatte prove per il treno Avellino-Mercato San Severino-Pompei-Napoli. Non se ne è saputo più nulla. Gli studenti irpini, invece, continuano a fare i loro viaggi senza fine. Partenza da Portici, ore 16, arrivo ad Avellino alle ore 20. E’ un altro esempio, un altro pezzo di vita andata.

Ivana Picariello