Solofra Servizi e Codiso, nominati i nuovi presidenti

Le due nomine fanno presagire che la maggioranza giochi d'anticipo in attesa di un ipotetico voto nella sezione 5

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La sentenza del Tar di Salerno riaccende il clima elettorale nella città di Solofra. La seconda sezione staccata accogliendo il ricorso del candidato  a sindaco Antonello D’Urso ha stabilito il rinnovo delle operazioni elettorali limitatamente alla sezione 5. Ma  per conto del comune di Solofra, del consiglio comunale e dell’amministrazione, è stato depositato  il ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar di Salerno. A presentare l’istanza i legali a cui si è affidato l’ente, che hanno richiesto, nell’immediato, accoglimento della sospensiva contro il pronunciamento del Tar. Intanto il Consiglio di Stato ha accolto la prima sospensiva tant’è che la discussione è stata già fissata per il prossimo 21 febbraio. Ma il procedimento davanti agli organi giudiziari amministrativi non sbarra le porte all’ipotesi di un eventuale  ritorno alle urne  he sembra già respirarsi nella cittadina della concia. A suffragare  questa circostanza  l’attuazione dello spoil system con la sostituzione in due enti di gestione comunale delle figure di vertice. Al Codiso il presidente Francesco D’Urso è stato destituito durante l’ultima assemblea senza preavviso e sostituito con Cristiano Cefalo tra i candidati non eletti al consiglio comunale nella lista “Per la nostra Solofra”  a sostegno di Nicola Moretti. Cefalo accompagnerà il Codiso –  Consorzio Disinquinamento Solofra  nel processo di liquidazione. Spiazza invece  la nomina da parte  dell’amministrazione comunale di Francesco Filodemo  nella Solofra Servizi dopo le dimissioni rassegnate dal presidente  Falcone. Filodemo consigliere comunale di maggioranza nella legislatura precedente  era candidato con la lista dei democratici con Maria Luisa Guacci in cui era in corsa anche l’ex primo cittadino Michele Vignola. Le due nomine spingono ad una naturale riflessione che forse la maggioranza in attesa dell’esito del Consiglio di Stato, affila le armi per accrescere  ulteriormente i consensi in in vista di un voto che in caso avvenga,  chiamerà alle urne ben 1400 elettori. Nella cittadina della concia la sfida elettorale fu segnata da un estenuante testa a testa tra D’Urso e Nicola Moretti, che si concluse con la vittoria di quest’ultimo per 83 voti (2.719 contro i 2.636 del competitor). Nella sezione 5 D’Urso partì con un leggero vantaggio e considerata la schiera  degli elettori un ritorno alle urne potrebbe capovolgere il risultato decretato a giugno  del 2022.in ragione di questo ipotetico scenario  la maggioranza  sembra voglia giocare d’anticipo  rispetto ad una partita, nella sezione 5, quella del voto il cui esito non appare così scontato.