Corriere dell'Irpinia

Spaccio di droga sui social, il Questore Pepe: “Pusher insospettabili sono un segnale negativo per la società”

“Nel contrasto e nella prevenzione dei fenomeni legati al consumo di stupefacenti, abbiamo sempre fatto della nostra priorità, operando con attenzione e professionalità. Si tratta di un notevole sequestro e scoperta, ottenuti seguendo i nostri metodi tradizionali. Tuttavia, è importante sottolineare che, anche per quanto riguarda il problema della droga, Avellino si colloca in linea con la media nazionale”. Così il Questore di Avellino, Nicolino Pepe sull’operazione antidroga portata a termine dal personale della questura di Avellino.

La polizia a termine con successo un’operazione di arresto, catturando un giovane di 30 anni vicino al casello autostradale di Avellino Ovest, con 168 grammi di marijuana nel bagagliaio del suo veicolo, insieme a oltre 7.000 euro in banconote contenute in un borsone, e ulteriori 900 euro nel vano portaoggetti dell’auto. Questo ha innescato ulteriori indagini. Durante una perquisizione domiciliare, sono stati scoperti 111.000 euro e banconote da 50 euro contraffatte, oltre a 700 grammi di hashish in buste sottovuoto, bustine di plastica contenenti liquido ambrato (presumibilmente contenente THC) e una macchina per il sottovuoto. Questo fa sospettare un’attività di spaccio. Sembra che il giovane abbia creato una “centrale dello spaccio” online di sostanze stupefacenti, utilizzando i social e i canali Telegram per vendere droga.

“È un segnale negativo che influisce su vari aspetti della società, al di là delle mie competenze”, aggiunge il Questore. “Dovremmo promuovere modi sani di vivere in armonia con le leggi, perseguendo interessi e passioni che arricchiscono la vita di ciascuno di noi. Purtroppo, in certi casi, sembra che l’ostacolo sia l’unico modo per affrontare questa situazione. Tuttavia, è stato un passo necessario che abbiamo deciso di rivelare e affrontare”.

Domani, il 30enne – accompagnato dall’avvocato di fiducia, Gerardo Santamaria – sarà sottoposto all’interrogatorio di convalida. Al momento, l’indagato è soggetto alla misura cautelare della detenzione domiciliare, in attesa di ulteriori sviluppi nelle indagini.

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