SPI Cgil Avellino, eletta la presidenza dell’assemblea generale della categoria dei pensionati

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Presso il salone SPI Cgil di Viale Italia, 40, si è riunita l’assemblea generale della categoria dei pensionati della Cgil Avellino. Presenti il segretario generale Cgil Avellino Franco Fiordellisi ed il Segretario Generale regionale Campania SPI Cgil Franco Tavella. È stata eletta la presidenza dell’assemblea generale, presidente Luigi Mauro, Margherita Scianguetta.

Su proposta del segretario generale Dario Meninno con il 99% dei voti favorevoli, è stata eletta la nuova segreteria di categoria Composta dal segretario generale Dario Meninno, Fabrizio Ortu e Gabriella Spagnuolo. A supporto della segreteria il coordinamento delle leghe dei pensionati territoriali del territorio provinciale.

Nell’intervento del segretario Cgil Avellino Fiordellisi ha rilanciato l’azione fondamentale del sindacato: “Le manifestazioni unitarie previste devono far vivere tra gli iscritti, lavoratori e pensionati le ragioni del dissenso nei confronti del Governo che nel Def di ieri certifica l’insipienza e le criticità, che con l’azione sindacale vogliamo provare a modificare, in particolare le politiche economiche e sociali che aggravano la condizione dei più deboli precari e pensionati, mancando anche risposte per avere una buona e dignitosa occupazione.  La mobilitazione deve essere supportata da assemblee nei luoghi di lavoro e nelle leghe territoriali. Inoltre saremo in piazza anche il 25 Aprile, Festa della Liberazione, e il 28 Aprile nella giornata della Sicurezza sul Lavoro, prevenzione Ambiente ed Amianto, è considerato lo stato della sanità, delle liste liste d’attesa, delle richieste tickets riteniamo fondamentale la mobilitazione per lo Stato Sociale e per il Lavoro!”.

I punti cardine della mobilitazione sono:
• Tutela dei redditi dall’inflazione ed aumento del valore reale delle pensioni e dei salari, rinnovo dei contratti nazionali dei settori pubblici e privati;
• Riforma del fisco, con una forte riduzione del carico su lavoro e pensioni, maggiore tassazione degli extraprofitti e delle rendite finanziarie;
• Potenziamento occupazionale e incremento dei finanziamenti al sistema sociosanitario pubblico per garantire il diritto universale alla salute e al sistema di istruzione e formazione, maggiore sostegno alla non autosufficienza;
• Un mercato del lavoro inclusivo per dire no alla precarietà, orientato e garantito da investimenti, da un sistema di formazione permanente, da politiche attive, e da ammortizzatori sociali funzionali alla transizione.
• Basta morti e infortuni sul lavoro, contrasto alle malattie professionali. Occorre ridare valore al lavoro, eliminare i subappalti a cascata e incontrollati, e portare avanti una lotta senza quartiere alle mafie e al caporalato;
• Riforma del sistema previdenziale.

Le conclusioni dei lavori sono state affidate al Segretario Generale Spi Cgil Campania Tavella che ha dichiarato: “Le criticità che le aree interne vivono, per la Sanità, il depauperamento di tutti i servizi, con il taglio al potere d’acquisto delle pensioni per colpa dell’inflazione, sono aggravate dalle mancate risposte del governo nazionale stigmatizzando la mancanza assoluta di politiche per il Mezzogiorno, che ad onor del vero da decenni vede un differenziale che è diventato insopportabile! Per questo i pensionati della Campania, in vista della manifestazione Nazionale Unitaria del 20 Maggio a Napoli, prevederanno delle manifestazioni territoriali informative e di protesta per le condizioni drammatiche che vivono nella Sanità e per contrastare l’Autonomia differenziata e rilanciare lo sviluppo delle Aree Interne e di tutto il Mezzogiorno che è un terzo del paese e non può essere una colonia”.

“Il contrasto al progetto di Autonomia Differenziata del decreto Calderoli diventa un punto che deve vedere il protagonismo del Sud e di politiche concrete di rilancio per ridurre le disuguaglianze sociali e civili!”, conclude.