SponzArti, per un’estetica del contrario

Collettivo FX, Andrea d’Amore, Michele Giangrande, Silvio Giordano, Michele Mariano, Virginia Zanetti, con un omaggio a Pippa Bacca protagonisti dello Sponz, nel segno dell'arte contemporanea

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Dal 21 al 27 agosto a Calitri e in Alta Irpinia torna lo Sponz Fest, il festival diretto da Vinicio Capossela, giunto alla sua quinta edizione e dedicato quest’anno al centenario della Rivoluzione Russa: da qui il titolo “All’Incontre’ Я – Rivoluzioni e mondi al Яovescio”.
Un festival a tutto tondo, che non è solo musica ma un’esperienza artistica e sociale completa, una pratica personale ma soprattutto condivisa. Lo Sponz Fest è nato in un piccolo paese dell’Alta Irpinia per darsi un’occasione di pratica di comunità, scrive infatti lo stesso Capossela. Lo sponzamento è la perdita della rigidità, l’ammorbidirsi nel bagno di sudore liberatorio della festa, del ricreo, del sacro tempo dell’inutile. Le società arcaiche e il mondo contadino conservavano ancora nei geni il bagliore dei grandi riti dissipatori dell’antichità, che rinnovavano la terra scuotendola. Questa ri-creazione non è solo fisica, ma anche ideale.
Una ri-creazione dunque che passa attraverso eventi, letture, concerti, lezioni della neonata Università dei Ripetenti ma ance performance e installazioni.
Anche quest’anno infatti non manca uno spazio all’arte contemporanea con SponzArt, la sezione ideata da Mariangela Capossela che ne ha curato le precedenti edizioni. Per lo Sponz 2017, la curatela è affidata a Tommaso Evangelista e, nel pieno spirito rivoluzionario del programma, il titolo sarà “Azioni per moto contrario”, a indicare la dimensione performativa e relazionale degli interventi artistici.
Tanti gli artisti confermati: Michele Mariano che realizzerà un campo di calcio di led in un bosco senza, naturalmente, danneggiare un solo albero; Michele Giangrande che, con l’aiuto dei bambini, realizzerà due grandi installazioni – ingranaggi con i cartoni da imballaggio; Andrea D’Amore che realizzerà un forno nelle grotte di San Zaccaria, invitando la popolazione a una raccolta di alimenti commestibili selvatici durante la passeggiata verso il luogo di incontro; il Collettivo FX che smonterà le pratiche della street art per poi riassemblare in modo collettivo e condiviso; Virginia Zanetti che ribalterà il punto di vista abituale e posizionerà l’essere umano a sorreggere il mondo e non più a esserne sorretto.
Alle azioni performative e installative si affianca anche la proiezione di due filmati: “The Prince of Venusia”, cortometraggio di Silvio Giordano su Gesualdo da Venosa, e “ La Sposa” di Joël Curtz in omaggio a Pippa Bacca, a cui seguirà un incontro con Mariangela Capossela, Tommaso Evangelista e Bahar Adan della galleria G-art di Istanbul.

 

SponzArti letteralmente significa “mettiti a bagno”. Un invito a immergersi nella festa, fino a sciogliere la rigidità salina e andare alla parte morbida del tessuto sociale e individuale: la parte delle emozioni e del vissuto.
Una sezione che vuole arrivare anche lì dove non arriva il rito collettivo, ponendosi però i suoi stessi obiettivi: curare la vita offesa, la terra oltraggiata, l’inconveniente, la percezione, il caos e ristabilire un legame con lo spazio, i suoi vuoti, i suoi racconti, i suoi miti.
L’azione artistica non è più dunque solamente installativa e performativa ma si fa pratica vitale, vuole creare una nuova comunità fondata sulla relazione, riconquistare i luoghi e suggerire diverse ipotesi di crescita. L’artista contemporaneo è nomade, esiliato, esule, in viaggio tra i segni delle storie che incontra e si radica a volte anche solo per un istante, per rammentare alla collettività la bellezza dell’attimo, dell’effimero, dell’opposto.
La ri-creazione dello Sponz di quest’anno è anche estetica, un’estetica del contrario e dell’azione rivoluzionaria, che in fondo è quella rappresentazione dialettica che si trova da sempre nell’arte e alla quale da sempre l’arte tenta di dare forma e colore.