Stellantis, Ficco-Auriemma (Uilm): “Produzione Panda proseguirà oltre il 2026 e assicurerà piena occupazione”

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Oggi Stellantis ci ha annunciato che la produzione della Panda non cesserà nel 2026, bensì proseguirà anche oltre quella data come minimo nel 2027 e forse anche oltre, in virtù del suo continuo successo di mercato. Questa decisione assicura una missione industriale di lunga durata allo stabilimento di Pomigliano, nonché una produzione di massa tale da poter garantire l’occupazione”. Lo dichiarano Gianluca Ficco, segretario nazionale della Uilm responsabile de settore auto, e Crescenzo Auriemma, segretario generale della Uilm Campania.

La Panda – precisano Ficco e Auriemma – continua a riscuotere un grande successo di mercato e Stellantis ci ha dichiarato che la sua produzione sarà incrementata immediatamente del 20%. Inoltre è in procinto di essere lanciata la serie speciale chiamata Pandina, che avrà adeguamenti tecnologici al passo con le ultime generazioni di vetture”.

Il successo della Panda insieme al lancio della Tonale – rimarcano Ficco e Auriemma – hanno consentito finalmente di saturare l’occupazione e di superare dal primo di gennaio 2024 un utilizzo della cassa integrazione che durava da oltre dieci anni. Anzi per far fronte alla crescente produzione si è dovuto far ricorso all’arrivo da altri siti di circa mille lavoratori in trasferta, alcuni dei quali sono stati o saranno a breve trasferiti in pianta stabile a Pomigliano su loro richiesta”.

Secondo noi – concludono Ficco e Auriemma – è saggio da parte di Stellantis puntare non solo su modelli full electric ma anche su motorizzazioni più tradizionali, nonché su modelli più accessibili ai consumatori, proprio come la Panda. La stessa politica, che fino ad ora ha spinto verso l’elettrificazione in modo tanto frettoloso quanto disordinato, pensiamo che alla fine sarà costretta a fare i conti con la realtà e a comprendere che gli stessi obiettivi ecologici possono essere perseguiti in concreto solo se risultano sostenibili dal punto di vista industriale, occupazionale ed economico”.