La cognata diventa vicesindaco e uno dei dipendenti coinvolti nell’inchiesta su Stipendiopoli si dimette dall’incarico presso il Comune di Atripalda, convocando anche una conferenza stampa presso lo studio del suo legale, precisando però che non c’è nesso tra procedimento penale e scelta compiuta. Si tratta solo di far lavorare in tranquillità l’amministrazione, è un atto di responsabilità, afferma Walter Iannaccone. Egli era stato condannato in primo grado per la vicenda degli stipendi gonfiati e adesso ha deciso di lasciare. Queste le sue parole in conferenza stampa: «Mia cognata deve essere messa in grado di lavorare per l’amministrazione senza che ci siano illazioni e considerazioni sulla sua figura. Mia cognata è una persona integerrima, e lo ha dimostrato il popolo dandole 636 voti».
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