Stop alla cessione dei crediti, insorge la Consulta dell’edilizia irpina

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Il coro di proteste si allarga. Lo stop alla cessione di crediti, dopo la decisione del Consiglio dei ministri del 16 febbraio scorso che di fatto chiude la stagione dei bonus edilizi, apre ora la fase delle proteste, in vista dei confronti che si terranno dommani, lunedì, a Roma.

La consulta per l’Edilizia Irpina  stigmatizza «la grave decisione assunta dal Governo di eliminare lo sconto in fattura e bloccare la cessione dei crediti per gli interventi legati ai bonus edilizi, mettendo a rischio gli impegni assunti da parte di tante famiglie per il miglioramento e la sicurezza della loro casa, oltre il lavoro di decine di migliaia di professionisti ed imprese».

Una posizione condivisa dagli  Ordini irpini degli Architetti PPC  e degli Ingegneri della Provincia di Avellino, dei Periti Industriali e Periti Industriali Laureati, da Federcomated Avellino, Casartigiani Avellino, Confartigianato Avellino, Ordine dei Geologi Avellino e Collegio dei Geometri Avellino.

«Con l’entrata in vigore del decreto legge n. 11 del 16 febbraio 2023 – continuano in una nota congiunta – si apre in forma inattesa e quindi con mancanza di organizzazione una nuova fase per il comparto delle costruzioni in quanto non sarà piu’ concessa alcuna forma di utilizzo diverso dei bonus fiscali dalla detrazione diretta delle spese sostenute. In questo momento, nell’attesa che il Parlamento converta in legge – oppure no – il provvedimento d’urgenza varato dal Governo, serve adottare decisioni in grado di consentire l’avvio di una transizione che non penalizzi oltremodo famiglie, professionisti ed imprese, insieme ad una strategia da perseguire nel lungo tempo che garantisca la sicurezza sismica così come l’efficienza energetica degli edifici, come indicato con la direttiva Ue sulle “Case green”.

Il grido di allarme del comparto edilizio – dichiarano i sottoscrittori del documento – è rivolto direttamente al Governo che non affronta le soluzioni suggerite di migliorare e semplificare il sistema della cessione del credito e di trasformare la misura del Superbonus in una strategia strutturale che favorisca la riqualificazione energetica e la sicurezza delle abitazioni, anzi acuisce la grave situazione in cui si trovano professionisti ed imprese, modificando continuamente le regole dettate, continuando a guidare contromano».