Studenti in piazza per la giustizia climatica: la transizione ecologica parte dai territori

L'iniziativa di Fridays for Future e Legambiente in programma il 3 marzo

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Tornano in piazza gli studenti irpini. Venerdì 3 marzo la comunità studentesca e non solo sarà in piazza a protestare contro il modello di società eco insostenibile che sembra dominare le nostre vite. Ad organizzare il corteo, Fridays For Future e Legambiente, insieme ad altre realtà che con loro riverseranno nelle strade pretendendo che la propria voce smetta di restare inascoltata. L’appuntamento è alle 9, venerdì 3, davanti al Bar Mivida, posto nell’angolo tra Via Dante Alighieri e Via Sara.

“La nostra rabbia, è energia rinnovabile. Venerdì è sciopero, sciopero globale per il clima. Scenderemo in piazza e ancora animeremo le strade della città gridando, assieme alla comunità studentesca, quella giovanile e chi altro sia urtato da questo modello di società eco insostenibile, la necessità di un cambiamento radicale, strutturale – dichiara Carmine Matarazzo, uno dei referenti di Fridays For Future, che poi prosegue – Una necessità per noi urgente, ma forse non altrettanto per chi negli anni addietro ha disatteso le nostre richieste. Venerdì riverseremo nelle strade perché alle nostre richieste pretendiamo risposte. Vogliamo urlare in piazza, finché la nostra voce non sarà abbastanza alta e forte da non poter non essere ascoltata. Mobilità sostenibile e consulta ambientale, la transizione energetica e l’abbassamento delle polveri sottili (ancora troppe e ancora troppo dannose), l’edilizia eco sostenibile e la trasformazione di questa che viviamo in una città plastic free.”

“Venerdì 3 marzo l’Unione degli Studenti- aggiunge Anna Boccuti, coordinatrice dell’Unione degli Studenti –  sarà in piazza al fianco di FFF e Legambiente per ribadire il ruolo intrinseco e completamentare che i ruoli di formazione hanno nella lotta al cambiamento climatico. La comunità studentesca irpina farà sentire la propria voce contro la devastazione dei territori e delle risorse naturali, per richiedere risposte concrete e cambiamenti radicali di un sistema che sta distruggendo il nostro futuro. I luoghi di formazione assumono un ruolo centrale nella lotta per la giustizia climatica e sociale, una lotta che necessita di partire dal basso per essere totale e intersezionale.”

Infine Antonio Di Gisi, presidente di Legambiente, conclude “Saremo in piazza perché
vogliamo giustizia climatica e la vogliamo ora. La transizione ecologica parte dai nostri
territori e per questo rinnoveremo le nostre proposte alle istituzioni della città. Qualità
dell’aria, strumenti di partecipazione, città plastic free, mobilità sostenibile, fonti energetiche rinnovabili, scuole sicure sono gli evergreen della nostra azione collettiva. Ci vediamo in piazza!”