Tentato omicidio boss Di Clemente: rito abbreviato per Di Matola

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Nella giornata di oggi veniva chiesto il rito abbreviato per Salvatore Di Matola, accusato del ferimento del boss Fiore Clemente e di un suo nipote Giovanni Pacca. Il 17 febbraio prossimo – dinanzi al Gup del Tribunale di Avellino, Fabrizio Ciccone – sarà celebrato il rito abbreviato per Salvatore Di Matola difeso dall’avvocato Alessio Ruoppo. Il Pubblico Ministero, Fabio Massimo Del Mauro – che ha ricevuto il fascicolo da Napoli – ha chiesto il processo per Di Matola, sottoposto alla misura cautelare della detenzione in carcere dal febbraio dello scorso anno. Il processo  si celebrerà ad Avellino per l’accusa di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione, ma non dallo stampo camorristico. Dalle indagini effettuate dalla Dda e Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino è, infatti, emerso che l’agguato non è riconducibile ad un contesto di criminalità organizzata . Nei giorni scorsi, a Di Matola, e’ stato notificato in carcere da parte del pubblico ministero l’ avviso di chiusura delle indagini preliminari. Un agguato in pieno giorno quello messo in atto da Di Matola per colpire uno dei vecchi boss del clan Pagnozzi, Fiore, 63 anni, sopravvissuto ai blitz e alle inchieste della magistratura. L’agguato è avvenuto nel centri di San Martino Valle Caudina, in via San Martino Vescovo, nei pressi di piazza Guido Dorso nel parcheggio del supermercato . Un intero caricatore scaricato contro il sessantatreenne Fiore Clemente, che intorno alle 10:15 si stava avvicinando alla sua vettura accompagnato dal nipote. Ad agire un solo soggetto, a volto scoperto, che ha raggiunto in auto la zona, si è avvicinato ai due e dall’interno della vettura ha sparato contro Clemente ed il nipote, colpendo due volte il sessantatreenne e di striscio il ragazzo. Clemente, rimasto ferito all’addome e all’inguine. L’uomo fu trasportato da un’ambulanza del 118 al San Pio di Benevento, dove fu sottoposto a diversi interventi chirurgici.