Torna la stagione dei sindaci? Sì dalla Città dell’ Alta Irpinia

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Sono i 25 sindaci della Città dell’Alta Irpinia che alzano la voce, chiedendo di attivare una nuova stagione, quella che pure si è vista anni fa, ma che oggi langue sotto i colpi di una politica senza senso. Chiedono, i sindaci della Città dell’Alta Irpinia, di attivare la costruzione partecipata e condivisa di un percorso di sviluppo territoriale, per la valorizzazione delle risorse che, partendo dalla Strategia del progetto pilota, configuri un nuovo strumento di programmazione. «Chiediamo di completare ed evolvere le progettazioni dell’Apq, attraverso nuovi sistemi di innovazione, con l’obiettivo strategico di moltiplicare i laboratori competenti capaci di progettare le reti di nuova urbanizzazione, di transizione ecologia e digitiale in simmetria con i rischi del dissesto idrogeologico e con il cambiamento del clima su un territorio che vive tra i 500 e i 1500 metri di altitudine». Così i sindaci in un documento che hanno redatto, e con il quale intendono rilanciare la loro azione sul territorio. «In qualità di sindaci vogliamo essere protagonisti di questo cambiamento per costruire un territorio di alta qualità e degno di essere vissuto senza inutili epsrimenti, ma progettando il futuro». Sono queste le considerazioni che arrivano dopo un tempo, quello del progetto pilota, oggi Città, tempo che tanto è stato sprecato, per diventare strumento effettivo di sviluppo del territorio. I borghi, il tema della montagna, la risorsa acqua,  il mondo rurale, i servizi per la persona e la collettività: di che stiamo parlando? Chi ne parla? Dove sono i risultati? Senza dimenticare i percorsi avviati, poco comprensibili al grande pubblico, come  Accordo di programma quadro, welfare, masterplan, Pnrr, Legge sul Governo del territorio, Snai. Restano gli obiettivi da raggiungere, per garantire cose attese da anni, a partire dalle infrastrutture. I sindaci della Città dell’Alta Irpinia hanno dato la loro “Idea di progetto per l’Alta Irpinia”, ma evidentemente serve di più, oltre l’idea.