Tra disagi e timori, quelle sedie a rotelle nemmeno igienizzate

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Prima una segnalazione, poi un’altra e un’altra ancora, tanto da segnare una sorta di giallo. La vicenda riguarda quelle persone che, purtroppo, sono costrette a richiedere all’Azienda sanitaria locale una sedie a rotelle e tutti quegli accessori necessari quando un proprio caro arriva in una condizione di difficoltà di deambulazione. Al netto di una procedura di affidamento che richiede tempi precisi, alcune volte per velocizzare la possibilità di avere a disposizione gli accessori verrebbero bypassati una serie di passaggi tanto che i richiedenti andrebbero a prendere le carrozzelle o piuttosto i letti e i materassi sanitari, direttamente a casa delle persone che ne avevano usufruito fino a quel momento e che per condizioni sopraggiunte, o di ricovero o di decesso, non ne hanno più bisogno. Una prassi non propriamente corretta, che fa discutere ulteriormente in termini di emergenza sanitaria legata al covid.

Sempre secondo le segnalazioni giunte principalmente dal distretto sanitario afferente all’Alta Irpinia, nemmeno in questi mesi in cui si richiedono le massime cautele per prevenire il rischio di contagio da covid, si continuerebbe a bypassare la prassi del servizio di ritiro dei sanitari, igienizzazione e quindi consegna. In altre parole gli addetti al servizio, anche secondo un criterio fiduciario, indicherebbero ai richiedenti il luogo dove andare a ritirare il materiale necessario, fino a quel momento utilizzato da un altro assistito. Eppure la procedura di affidamento consiste nella prescrizione, autorizzazione, fornitura e collaudo del prodotto. La prescrizione deve comprendere una diagnosi precisa a seguito di una attenta valutazione clinica, affinchè il richiedente possa avere diritto.

Quotidiano del Sud