Tra la terra e il cielo, vivere a colori, Don Patriciello incontra gli studenti del Convitto

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Si confronterà con gli studenti del Convitto Colletta don Maurizio Patriciello, simbolo della battaglia contro la camorra, nella Terra dei Fuochi. L’appuntamento è per il 24 aprile, alle 9.30, presso il campetto di calcio dell’istituto irpino con una lezione dal titolo “Tra la terra e il cielo, vivere a colori”, inserita nell’ambito di un percorso di educazione alla legalità portato avanti dal Convitto. Classe 1955, Patriciello è impegnato da sempre nella lotta per la tutela del territorio inquinato dalle discariche industriali inquinanti e radioattive (la cosiddetta Terra dei Fuochi) e nella battaglia contro la camorra.

Dopo essere finito sotto scorta nel 2022 a causa delle minacce di morte da parte della camorra, don Maurizio Patriciello è stato ricevuto da Giorgia Meloni a settembre 2023 dopo le ripetute violenze ai danni di due ragazzine di 11 e 13 anni proprio nel quartiere Parco Verde.

L’incontro nasce dal desiderio corale di riflessione sulla vita; da qui il titolo “Tra la Terra e il Cielo: tutti i colori della vita”, per indicare la tensione, puramente umana, verso la costruzione di un mondo migliore. “Tra Terra e Cielo ci siamo noi, esseri umani, caratterizzati da una grande diversità e pluralità, illuminati dalla  luce della vita, che permette di riflettere cromie diverse, sulla base delle scelte fatte, sulla scorta dell’orientamento che diamo, di volta in volta, ai nostri passi. Nella diversità dei
colori si intravede l’unitarietà dell’intento, che è in questo caso si riassume nelle parole
Giustizia, Verità, Legalità. Queste non rimangono, quindi, vuote, ma ‘opzioni fondamentali
dell’esistenza’ ” per citare le parole della Prof.ssa Cinzia Favorito, promotrice dell’evento,
con il Rettore-Dirigente Scolastico, Attilio Lieto.
Il forte sentimento di ‘attesa’, che anima l’incontro, è il frutto dei preparativi messi in atto
nei tanti laboratori nelle varie classi. Gli alunni hanno avuto la possibilità di attingere, direttamente dai video proposti, a notizie relative alla figura di Don Patriciello; alla sezione meramente documentale è seguita una parte laboratoriale, in cui gli alunni hanno colorato delle t-shirt bianche anonime, sulle quali hanno voluto riportare parole chiave del video prediletto, per indicare la loro personale idea o, se vogliamo, la loro percezione del concetto di ‘Legalità’. La maglietta colorata rappresenta una sorta di metaforico ‘rivestirsi’, frutto di una visione nuova del mondo e del bene comune. I colori usati per dipingerle sono le sfumature che i ragazzi si augurano di indossare nella loro vita: acrostici, giochi di parole, enigmistica, hanno attivato, promosso la condivisione. Anche l’interdisciplinarietà è stata motore dell’evento, come principio di fusione tra le discipline: coadiuvati dalla Prof.ssa Antonella Ieppariello, gli alunni hanno ‘costruito’ una vera e propria installazione, consistente in pannelli, che sarà esposta per l’evento.
Tutta l’attività propedeutica è stata documentata da un video, voluto fortemente dagli alunni, dal titolo “Aspettando Don Patriciello”, che ha favorito un ulteriore momento di
condivisione, necessaria soprattutto nel momento storico che si sta vivendo.

L’evento coinvolgerà tutte le classi, del Liceo Classico e del Liceo Europeo, con una rappresentanza della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria dell’Istituto; sarà un momento unico, in una visione giustamente trasversale della didattica

Don Patriciello ha sottolineato più volte l’importanza di partire dall’educazione nella lotta alla criminalità: “La camorra vuole il silenzio. Io vivo sotto scorta, ma non ho soldi, mi minacciano perché hanno paura della parola. La mia parola fa paura. La camorra vuole il silenzio, vuole il buio, perché conviene creare il ghetto, non vuole che Caivano comunichi, non vuole la solidarietà. All’interno del ghetto, il boss è il re e in questo momento in cui lo Stato è arrivato e la presenza si vede nelle strade, la camorra non lo vuole”.