Transizione ecologica, Legambiente chiama Comune e Provincia di Avellino

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AVELLINO- Legambiente chiede che Avellino e la Provincia facciano la loro parte nel processo di transizione ecologica. Un flash mob in piazza Libertà, stamattina, è servito ad attirare l’attenzione pubblica e quella delle istituzioni.

Una vertenza storica, questa di Legambiente,  la qualità dell’aria, che parte prima di tutto dall’abitare. Le caldaie a gas sono ormai pezzo da museo, come ha ribadito la presidente di Legambiente Campania, Maria Teresa Imparato.

L’invito è aggiancarci all’Europa, per trarre il meglio in fatto di politiche ambientali. «Chiediamo che  Avellino sia capofila nella rivoluzione della qualità dell’abitare, assieme ad azioni mirate della Provincia, a partire dagli istituti scolastici», ha detto la presidente.

Avellino è sempre maglia nera per aria inquinata: Antonio Di Gisi, presidente  Legambiente Avellino, incalza sulla necessità che la città capoluogo adotti politiche ispirate alla qualità dell’abitare, attraverso la “rivoluzione” degli impianti di riscaldamento, con la progressiva sostituzione delle vecchie caldaie, e che Comune e Provincia facciano la loro parte, ognuno per le proprie competenze.

Il sindaco di Avellino replica sul posto alla domanda di una politica energetica di qualità. Gianluca Festa ricorda che il Comune già da qualche anno si è avviato in tal senso, cosa che sta continuando sull’efficientamento energetico, il telecontrollo, la misurazione degli impianti, gli stessi che certamente vanno sostituiti. Necessario incentivare, secondo il sindaco, l’introduzione di impianti moderni per le nuove costruzioni. Fondamentale l’aiuto del Governo.