Tre distillati pregiati da provare al più presto

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Gli amanti delle bevande alcoliche non possono farsi sfuggire alcuni distillati, considerati dagli esperti come il top del settore. Perché per bere bene bisogna innanzitutto conoscere tutte le opzioni disponibili e provarne il più possibile. Tra i distillati pregiati, troviamo ad esempio il Calvados, ma anche la Cachaça e il Pisco. Li avete mai sentiti nominare? Ognuno di essi ha la sua storia e le sue particolarità che è il caso di scoprire insieme per poterli apprezzare a pieno.

 

Il Calvados, il distillato di sidro

Si comincia proprio dal Calvados, un distillato di sidro molto apprezzato in tutto il mondo, Italia compresa. Nella Penisola questo alcolico può contare su un seguito di appassionati molto nutrito e il merito va alle sue particolarità. Si tratta infatti di un vino a basso tenore alcolico, dunque una bevanda gustosa ma leggera, che non appesantisce, un fattore fondamentale soprattutto in estate. Sono davvero parecchie le curiosità su questo distillato, che oggi può essere trovato anche nelle migliori enoteche online, come nel caso del Calvados su Tannico, dove sono presenti alcune delle etichette francesi più celebri. Si tratta infatti di un distillato di origine francese, sebbene il nome possa ricordare la fonetica spagnola e in realtà le sue origini sembrerebbero rimandare proprio a questa pista.

 

La Cachaça, il distillato di canna da zucchero

Chi ama i distillati di sicuro conoscerà anche la Cachaça, a base di canna da zucchero. È una bevanda molto aromatica e di pregio, sebbene qui in Italia venga spesso considerata come un semplice ingrediente per la preparazione dei cocktail. È un errore, perché ci si trova di fronte alla versione brasiliana del rum, con un sapore ed una storia alle spalle molto importanti. Una delle caratteristiche principali della Cachaça è la fase di affinamento, molto lunga: quest’ultima può arrivare anche fino a 17 anni, nel caso delle etichette di lusso. In secondo luogo, l’acquavite in questione ha un gusto molto pieno e corposo, tanto che viene considerata come una vera e propria esplosione di sapori.

 

Il Pisco, il distillato di mosto di vino

Dalla Francia al Brasile, stavolta si fa tappa in Perù, alla scoperta del Pisco. Si parla del noto distillato di mosto di vino, che può contare su una storia molto particolare. Dopo la colonizzazione del Perù, questo paese divenne un grandissimo fan (nonché produttore) del vino spagnolo, tanto da costringere la madrepatria ad interrompere le importazioni del vino peruviano. A quel punto, i produttori locali furono costretti a distillare il mosto, ed ecco come nacque il Pisco, che oggi viene a ragion veduta considerato come la bevanda nazionale del Perù.

Dal Pisco alla Cachaça, passando per il Calvados, gli appassionati di distillati hanno l’imbarazzo della scelta e possono gustarsi alcune eccellenze davvero straordinarie.