Trevico, il paese irpino che ha dato i natali al regista Ettore Scola, ospita in questi giorni una bella manifestazione per ricordare il grande Maestro a pochi mesi dalla scomparsa, in occasione del giorno del suo compleanno che cade il 10 maggio. L’evento è stato organizzato dall’Associazione Irpinia mia che lo sottopose all’attenzione del maestro in occasione della visita a Roma del 22 ottobre 2015, per festeggiare nel suo paese la ricorrenza dell‘85° compleanno.
L’associazione da diversi anni opera in territorio irpino con la finalità di conservare e valorizzare le tradizioni, la storia e la cultura di un territorio che ha avuto un grande passato e che merita di essere salvaguardato e conosciuto.
La manifestazione in onore del Maestro Scola, intitolata ‘Il primo ciak’ , si snoda in più giorni, dal 10 al 14 maggio, con un programma molto articolato, che si svolge per la maggior parte all’interno del Centro Culturale Giuseppe Scola, allestito a Trevico in anni non lontani nella casa natale del regista. Uno spazio molto suggestivo, moderno e funzionale, attrezzato telematicamente, che è il fiore all’occhiello del paese, e che ospita diversi eventi culturali.
Dal 10 maggio al 13 maggio è prevista la proiezione di quattro film, il primo dei quali sarà presentato all’aperto (ore 21), sotto l’antico tiglio che affianca la Cattedrale romanica, un luogo della memoria, frequentemente ricordato da Ettore Scola come il cuore del paese, che coagulava la vita dei suoi abitanti. Si tratta del film Ridendo e Scherzando girato recentemente da Paola e Silvia Scola, figlie del regista.
Seguiranno Trevico-Torino. Viaggio nel Fiat-nam (1973) copia dell’originale gentilmente concessa dal fratello del maestro, Pietro Scola, La terrazza (1980), Che strano chiamarsi Federico (2013) che saranno proiettati uno al giorno all’interno del Centro culturale, alle ore 21.
Il giorno 14, con inizio alle ore 17, l’incontro conclusivo prevede la proiezione del cortometraggio ‘Il trevicante’ girato dagli studenti della IULM, un repertorio di interviste a persone di Trevico donato al regista nel 2011 in occasione del suo ottantesimo compleanno. Seguirà la presentazione del volume intitolato ‘A chi appartieni? Ettore Scola-Trevico’ di Giuliana Caputo e Mariangela Cioria, una storia romanzata che racconta l’infanzia che Ettore Scola e il fratello Pietro trascorsero a Trevico fino all’età scolare, una storia ricostruita sulla base di testimonianze di paesani che hanno il ricordo di quei tempi lontani.
Il maestro, entusiasta, aveva approvato l’iniziativa dell’Associazione e ora, dal Paradiso se la ride e dice: „non ci posso credere ci siete riuscite!“.