Un concerto in memoria di Erminia Di Meo, protagonista della riscossa del vino irpino

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Un concerto dedicato, a dieci anni dalla scomparsa, alla memoria di Erminia Di Meo, tra le prime donne del vino della Campania, anima insieme ai fratelli Generoso e Roberto della rinomata azienda irpina, apripista del Fiano di Avellino. Ad esibirsi al Palazzo Abbaziale del Loreto la giovane Erminia Di Meo al violoncello, accompagnata dal Maestro Michelangelo Carbonara al pianoforte. Un viaggio nel segno di Mendelssohn, Dvorak, Brahms, Chopin, Popper, Prokofiev e Paganinini. Alla musica si è affiancato il ricordo degli amici di sempre Gianfranco Rotondi e Sivia Imparato, altra protagonista dell’universo del vino e dei fratelli Roberto e Generoso.  E’ stata poi Rosetta D’Amelio, delegata alle pari opportunità della Regione a donare alla giovane Erminia “una targa ricordo, augurandole di essere una donna straordinaria, proprio come lo è stata la nostra cara Erminia”.Applauditissima la violoncellista Erminia Di Meo, classe 2004, che per una singolare coincidenza porta lo stesso nome dell’indimenticata regina del vin irpino. Un percorso di formazione, quello della giovane violoncellista, cominciato all’età di 5 anni sotto la guida di George Schultis. È attualmente iscritta al corso di Laurea di Secondo Livello in discipline musicali, settore disciplinare Violoncello, dopo aver conseguito la Laurea di Primo Livello presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali e Coreutici Gaetano Braga di Teramo con votazione di 110 e lode.
Ha partecipato a numerosi Concorsi NazionaliIl suo repertorio spazia dal periodo barocco a quello romantico. Attualmente studia sotto la guida di Kyung Me Lee e si esibisce regolarmente sia come solista che in complessi cameristici. Ha suonato nella Basilica Pontificia di Napoli in Piazza del Plebiscito, nel Teatro Comunale di Siracusa, nella sala L. Pollio a Capri, nell’Ambasciata d’Ungheria a Roma, presso l’Università degli Studi della Tuscia, con sede a Viterbo, oltre che varie sale in Toscana, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Abruzzo, Puglia, Campania, Calabria e Sicilia. Di grande intensità anche l’esibizione di Michelangelo Carbonara che appartiene ad una nuova generazione di artisti che ha come principale caratteristica quella di essere esperta di musica a 360 gradi e capace di affrontare più generi musicali (classico innanzitutto, e poi jazz, rock, pop ed elettronica) e in più ruoli, dall’interpretazione esecutiva alla composizione all’arrangiamento, fino a campi che superano il genere propriamente classico come il canto pop o l’uso di software informatici per la registrazione e per l’elaborazione elettronica dei timbri. Michelangelo ha da sempre dimostrato di saper passare alternativamente dalle sale da concerto più prestigiose come pianista classico ad ambienti diversi con la sua vena creativa e interpretativa.