Un enigma che scuote i non credenti

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Il chiaro pronunciamento di Papa Francesco sul diritto alla famiglia degli omosessuali ha suscitato non poche perplessita’ e reazioni negli ambienti conservatori della Chiesa e della societa’ civile. Affrancati dai consueti orpelli ideologici e confessionali non va sottaciuto un dato certo, il volto nuovo di una Chiesa universale a sostegno di una visione inclusiva di tutta la dimensione umana del pianeta, al di la del colore della pelle, delle condizioni economiche e sociali e delle tendenze sessuali. E’ l’affermazione autorevole e gia’ preannunciata del “pensiero debole” che mette in discussione i valori tradizionali di una civilta’ europea in affanno, non piu’ capace di sostenere la pretesa della verita’ e di dare risposte credibile ad una domanda di cambiamento epocale da tempo disattesa. E’ all’interno di questa crisi globale che va collocato lo sforzo profetico e titanico di Francesco per costruire, superando vecchi e nuovi ostacoli, una Chiesa nuova, veramente inclusiva, promotrice di concreta” pietas”. Finalmente, sostiene Gianni Vattimo, filosofo cristiano e notoriamente omosessual« viene smontata definitivamente una barriera atavica che non ha nulla a che fare col Cristianesimo. In Cristo Dio si è abbassato fino a noi nella kenosi, nel’annichilimento, nel sacrificio, divenendo cosi’ lo “smascheratore” dei miti sia della ragione che della superstizione di noi esseri finiti e limitati”. Quella di Francesco è una nuova tappa, faticosa ed avversata, di un a Chiesa nuova impegnata necessariamente a “smascherare” interessi e tradizioni strumentali di epoche passate che non si sono rivelate negli ultimi decenni semi fecondi di autentica cristianita’, sul terreno del Vangelo quotidianamente incarnato e non solo predicato. I clamorosi e recenti scandali nelle mura del Vaticano, energicamente affrontati da Papa Francesco, costituiscono le motivazioni profonde per rinnovare una Chiesa lontana dal popolo di Dio, destinatario primario del messaggio evangelico, come ha provvidenzialmente sostenuto il Concilio Vaticano II. Popolo di Dio in cammino sulle vie del mondo, con tutte le sue diversita’, i suoi affanni e le sue speranze. Mi rendo conto delle molteplici implicanze teologiche e filosofiche delle problematiche connesse alla omosessualita’, ma in questa sommessa ricerca spirituale mi soccorre il Vangelo di Matteo(11,25-27) quando parla della lode di Cristo:”Ti rendo lode, o Padre, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli”. Papa Francesco , con la incisiva smplicita’ del suo linguaggio, riesce a rivelare il messaggio evangelico preferenzialmente ai “piccoli”e tra questi anche agli omosessuali, spesso come la storia ci insegna, perseguitati ed uccisi, all’ombra di una Chiesa conservatrice e disattenta. Frattanto, va doverosamente rilevato, che non è casuale se l’enigma di Papa Francesco riesce a scuotere anche i non credenti, gli agnostici e quanti, da secoli di motivate distanze, avvertono il soffio di una brezza ecclesiale nuova nel clima sconvolto di un’epoca smarrita e in continuo affanno.

di Gerardo Salvatore