Un progetto nato dall’Associazione Pedagogisti Educatori Italiani. A offrire le proprie competenze a titolo gratuito la pedagogista Michela Raffa di Savignano Irpino e Alessandro Prisciandaro, presidente Nazionale dell’Associazione Pedagogisti ed educatori Italiani. La scommessa è quella di promuovere una Pedagogia dell’emergenza, offrendo un sostegno pedagogico alle famiglie in difficoltà. E’ Michela Raffa a spiegare l’importanza della tecnologia in questo periodo di reclusione forzata: “L’utilizzo corretto della scienza tecnologica offre la possibilità di stabilire una vicinanza, sostenendo le famiglie e le amministrazioni. Questo “tempo” ci pone di fronte a problematiche rispetto alle quali è necessario formulare riflessioni, immaginare attività ludico educative, che favoriscano il benessere dei soggetti nel rispetto delle loro potenzialità e bisogni, sviluppando resilienza e capacità adattive. Si tratta di far affiorare la categoria della “possibilità” come chiave di volta per la comprensione della realtà circostante. Concentrando l’azione su quello che è possibile fare e su quanto ancora non abbiamo immaginato di poter fare. Quest’ottica comporta l’idea di dinamicità dell’esistenza, delle relazioni, tra soggetto e oggetto, tra sensibilità e intelletto, tra esterno e interno, tra materiale e spirituale. Dunque la Pedagogia dell’emergenza si qualifica ancor di più, a differenza di altri approcci, come motore di trasformazione e valorizzazione, prima dell’ambiente“ esterno e poi dell’individuo”.
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