Una lettera anonima, ed esplode il caso a Gesualdo

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Parla di “seria emergenza democratica” il capogruppo di “Insieme per Gesualdo” Rocchino Flammia. Si riferisce ad una lettera anonima indirizzata ai gruppi di maggioranza e minoranza, agli uffici comunali, a Carabinieri, Prefetto e Procura, in cui si ipotizza una presunta ineleggibilità e incandidabilità di un amministratore comunale.

«Dopo aver appreso quanto riportato nella missiva anonima – continua Flammia- ci siamo attivati per porre in essere le giuste procedure per verificarne la veridicità del contenuto. Lo abbiamo fatto non in quanto Consiglieri di minoranza, ma come Consiglieri del Comune di Gesualdo, perché di fronte ad una gravità del genere non esiste maggioranza o minoranza, ma solo l’onorabilità delle istituzioni che rappresentiamo. Onorabilità che è stata calpestata dal superficiale e silenzioso atteggiamento della maggioranza…».

Il capogruppo stigmatizza l’atteggiamento della maggioranza e del sindaco, per non aver adottato temporanei provvedimenti in attesa di successivi pronunciamenti, e per aver affidato la questione al silenzio. Di qui l’invito alle dimissioni, «perché è proprio in questi momenti che si misurano le persone ed i rappresentanti politici e voi state dimostrando di non avere alcun peso politico».

E infine, rivolto ai concittadini di Gesualdo, Flammia conclude:«Stiamo agendo solo per il bene del paese e delle istituzioni. Fra qualche giorno saranno i vari tribunali a cui ci siamo appellati ad esprimersi e fino ad allora vi terremo informati».