Una Pasqua di comunione, malgrado le distanze

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“Il significato della Pasqua non cambia, va al di là del tempo e dei luoghi. Ma non possiamo non leggere la celebrazione di quest’anno alla luce del difficile momento che vive la nostra comunità”. Lo sottolinea don Emilio Carbone alla vigilia delle celebrazioni del giovedì santo, rigorosamente trasmesse on line, che vedranno per la prima volta le chiese deserte: “E’ una Pasqua diversa dalle altre – spiega – ma che si carica di un significato ancora più forte, possiamo toccare con mano la solitudine del Cristo, condannato a morte dopo essere stato arrestato. Qualsiasi resurrezione non può non passare per la Croce. Sicuramente ai nostri fedeli mancherà molto la partecipazione alle celebrazioni religiose. Penso soprattutto agli anziani che trovano conforto in questi giorni nella fede. Chiedo ai figli e nipoti di aiutarli ad ascoltare la Parola di Dio sui social. Ma quel che è certo è che la dimensione spirituale va al di là delle condizioni contingenti, del luogo in cui siamo. Possiamo celebrare la Pasqua anche nella nostra casa. Il mistero della Pasqua è proprio questo. Usciamo da una condizione di buio per affacciarci alla speranza. Dobbiamo immaginare il giorno in cui le chiese saranno nuovamente aperte, proiettarci verso un futuro scandito da una nuova vita”. Le celebrazioni si terranno, chiarisce don Emilio, anche se non saranno aperte al pubblico “La messa del giovedì santo sarà celebrata alle 18 in diretta facebook dalla parrocchia di Santa Maria di Costantinopoli, senza allestimento dei sepolcri, ci sarà semplicemente il momento dell’adorazione e senza il rito della lavanda dei piedi. La messa del Venerdì santo si terrà a partire dalle 18, mentre il sabato santo la veglia comincerà alle 21, la celebrazione di Pasqua è, invece, in programma alle 11. “Prendere questo tempo come periodo di riflessione per porre le basi di uno stile di vita nuovo”. E’ l’appello che lancia il parroco di Mugnano don Giuseppe Autorino “E’ possibile immaginare – spiega don Giuseppe – che per molti nulla sarà come prima. Nulla sarà come prima per le famiglie che hanno subito perdite umane. Nulla sarà come prima per chi è stremato dai sacrifici in quanto operatore sanitario, per il mondo economico, che ha prima rallentato e poi ha visto fermarsi la propria attività”.
Di qui l’idea di individuare con la Commissione di Risposta sociale quale risposta potrebbe dare la chiesa “Diventa fondamentale andare incontro alle situazioni più critiche, per alleggerire pesi gravosi, per sostenere persone a rialzarsi. La Chiesa vuole fare tesoro delle reti relazionali che sono già presenti nel quotidiano e rilanciare con convinzione il messaggio che «nessuno si salva da solo». Vogliamo, inoltre, diffondere nelle parrocchie l’appello #sceglilitalia: da giugno a dicembre 2020 la meta della vacanza sia nel nostro Paese. Una scelta di autosostegno, di partecipazione attiva alla ripresa economica dell’Italia. L’altra sfida è assumere alcune soluzioni lavorative a distanza – come lo smart working o la didattica online – quali opportunità concrete anche per il futuro, con cui conciliare il lavoro con i tempi della famiglia e la sostenibilità ambientale”. Centrali in questo percorso le tecnologie: “ Cerchiamo di dare conforto attraverso i numerosi contatti virtuali, che si sono creati con centinaia di persone della comunità e gli incontri di catechesi che continuano in webinar Skype. La Santa messa viene trasmessa tutti i giorni sulla pagina Facebook della Parrocchia. Spero che questa emergenza sanitaria possa attivare anticorpi per una resilienza che permetta di sognare un nuovo tempo”. “Le celebrazioni ci saranno – chiarisce Padre Tarcisio Gambalonga, parroco di Lioni – semplicemente saranno a porte chiuse, secondo le disposizioni della Conferenza Episcopale. Acquistano un valore particolare perché ci viene chiesto di essere presenti spiritualmente e non fisicamente ma questa presenza spirituale finisce con l’essere più incisiva di quella fisica, così da creare un’autentica comunione di amore. Grazie agli strumenti offerti dalle nuove tecnologie possiamo fare in modo che i fedeòo continuino ad avere un riferimento preciso nel loro parroco. Sappiamo bene come lo spirito va al di là della materialità, non sarà una Pasqua meno intensa. I miei collaboratori mi dicono che l’ultima messa, trasmessa in diretta streaming, è riuscita a raggiungere un numero di fedeli superiore a quello dei partecipanti alle messe domenicali. Per gli anziani è più difficile ma al tempo stesso possono contare su radio ed emittenti televisive che consentono loro di pregare e ascoltare messa. Da questo punto di vista la funzione dei media è importantissima”. Spiega come “Non dobbiamo perdere la profonda speranza che il Signore ci fa rinascere e ha preparato per noi cose belle. Avremo poi l’occasione per comprendere cosa deve insegnarci questo tempo, imparando a reimpostare la nostra vita, a riscoprire i valori dell’essenzialità e dell’armonia”.
Sarà, dunque, per la prima volta un giovedì santo scandito da preghiere e meditazioni affidate alla rete. Il vescovo di Avellino Arturo Aiello celebrerà in diretta streaming, questo pomeriggio, alle 18.30, la messa in coena domini, domani spazio all’azione liturgica in Passione Domini. L’11 aprile, alle 21, si terrà la veglia pasquale, mentre nella domenica di Pasqua, la celebrazione è in programma alle 10.30. Anche nella diocesi di Sant’Angelo dei Lombardi sarà la Rete a collegare il vescovo ai fedeli. Oggi, alle 17, la Santa Messa nella cena del Signore. Domani, alle 15, sarà celebrata la Passione. L’11 aprile, alle 21, si terrà la veglia del venerdì santo. il 12 aprile saranno due le messe, una alle 10, nella chiesa parrocchiale di Senerchia e una seconda, alle 11, presieduta dal parroco don Piero Fulchini.
Nella chiesa di Ariano, i riti della settimana santa partiranno questa mattina, alle 10, con il momento di riflessione del vescovo don Sergio Melillo, alle 11, la Santa Messa nella Cena del Signore. Anche la giornata di domani sarà scandita alle 10 da un momento di riflessione e alle 17 dalla celebrazione della Passione del Signore. L’11 aprile al momento di riflessione, alle 10, si affiancherà, alle 22, la celebrazione della Veglia Pasquale. Nella domenica di Pasqua la santa messa è in programma alle 18.