Una proposta per l’Irpinia

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Questo pomeriggio, alle ore 16,30, nel Circolo della Stampa di Avellino, sarà presentato il Manifesto del Circolo dei Cattolici “Giorgio La Pira”. Sarà una proposta culturale, civile e politica, rivolta agli avellinesi e agli irpini per una partecipazione attiva e responsabile a sostegno di un risveglio complessivo e urgente per ricostruire un tessuto comunitario sconnesso nel suo ordito valoriale, spirituale e antropologico. Risveglio urgente perché l’attuale deriva della democrazia rappresentativa, a tutti i livelli istituzionali, a dimensione globale, non risparmia nemmeno le piccole comunità irpine e la stessa città capoluogo in ordine ai bisogni materiali e immateriali della persona e alla sempre crescente disaffezione per la politica intesa come “la forma più alta di Carità” come ha sottolineato il nostro Vescovo nella sua lettera alla città, auspicando una nuova stagione amministrativa. Tra i punti programmatici del Manifesto viene sottolineata la proposta di un itinerario culturale, sociale e politico per un servizio alla comunità civile irpina, già positivamente sperimentato con l’esperienza unitaria dei cattolici in politica. Si tratta, in particolare, di un generoso e urgente sforzo di democrazia associativa, particolarmente diffusa sul territorio cittadino e provinciale, per conferire alla attuale rappresentanza democratica visibile dignità politica e trasparente capacità programmatica e per rispondere concretamente alla sempre più drammatica domanda sociale di coloro che non hanno voce. Particolarmente apprezzabile, in questo periodo liturgico della settimana santa, la confessione pubblica dei sodali del Circolo, per “non essere stati vicini alle giovani generazioni nel loro processo formativo nei valori fondamentali dell’esistenza, proprio quando famiglia e scuola smarrivano la loro incidenza come basilari fulcri educativi”. Il fondamentale diritto al lavoro, pietra miliare della nostra Repubblica e nucleo tematico centrale della dottrina sociale della Chiesa, costituisce, secondo il Manifesto, un impegno primario del Circolo che ha già attivato un apposito gruppo di lavoro per l’approfondimento della complessa tematica. Altri focus tematici del Manifesto riguardano la povertà, il degrado morale, culturale, politico, economico, ambientale e sociale, come prima causa della desertificazione delle nostre piccole comunità e dell’imbarbarimento dei rapporti umani e civili. Il recupero culturale e propositivo dei postulati del personalismo e del popolarismo sono stati indicati nel Manifesto come i binari su cui avviare i necessari percorsi formativi da attivare. Nello stesso Manifesto è stato, altresì, sottolineato l’ampiezza dell’orizzonte culturale che varca i confini provinciali e diocesani per approdare ad uno sguardo europeo e globale sulle questioni più emergenti, lavoro, famiglia, scuola, ambiente, welfare. Rispetto alle prossime scadenze elettorali, il Circolo segue con grande attenzione l’elaborazione delle linee programmatiche ed auspica l’impegno diretto nell’agone politico di persone non mestieranti della politica, ma figure che già hanno dato prova di onestà, capacità e attivo impegno nel mondo professionale e in altri ambiti relazionali come quelli associativi, di volontariato e di promozione sociale. Frattanto va sottolineata la ferma volontà del Circolo – come realtà associativa del mondo cattolico – di non coltivare finalità di strumentale proselitismo, ma di uscire definitivamente dal tunnel buio della attuale irrilevanza.

di Gerardo Salvatore