“Una pura formalità” chiude la stagione del Teatro 99 Posti

0
695

Si chiude con un’autoproduzione la stagione teatrale 2023/24 del Teatro 99 Posti di Mercogliano. Una pura formalità, dello scrittore francese Pascal Quignard, è il titolo dello spettacolo  in scena domenica 14 Gennaio 2024, alle ore 18:00 ed in replica alle ore 20:00, al teatro 99 Posti di Torelli di Mercogliano. Paolo Capozzo, Antonio Colucci e Maurizio Picariello saranno gli interpreti dello spettacolo che vede alla regia Gianni di Nardo e come assistente alla regia Luca Aquino.

Tra le curiosità rilevanti, l’opera del francese Quignard è tratta dal film portato sul grande schermo nel 1994 da Giuseppe Tornatore interpretata da Gérard Depardieu e Roman Polański. Il film di Tornatore fu presentato al 47simo Festival del Cinema di Cannes. Avvincente e ricca di suspense la storia raccontata in quest’opera dello scrittore francese, riconosciuto tra i più rilevanti della contemporaneità.

È notte. Piove a dirotto. In un commissariato di una piccola cittadina di provincia, un uomo fradicio, infreddolito, in apparente stato confusionale e senza documenti viene fermato e condotto in commissariato. Nella stessa cittadina e in quella stessa notte è stato commesso un omicidio. Il commissario interroga l’uomo. Il tipo è riottoso e arrogante e fatica a ricordare. I sospetti affiorano. Sarà una lunga notte. Questa la breve trama dell’opera in scena.

“Con l’ultimo spettacolo chiudiamo una stagione ricca di soddisfazioni che ha fatto registrare sempre il sold out e che ci ha proposto un genere teatrale consueto ma non scontato – spiega Gianni Di Nardo, presidente del teatro 99 Posti nonché regista proprio dello spettacolo che chiude la stagione – le attività del 99 posti, però, non sono terminate, oltre ai laboratori che sono in corso, avremo sicuramente altre esperienze e proporremo nuovi spettacoli nel corso dell’anno. Con la rassegna “Svelati” ed i suoi sei appuntamenti – conclude DI Nardo – possiamo dire di aver vinto la scommessa che consisteva quest’anno, nel dare nuovo slancio e proporre un teatro compiuto, di parola, un teatro spiegato e raccontato, sicuramente meno sperimentale ma più fedele alla tradizione teatro spiegato. Immaginiamo che il nostro pubblico abbia gradito la proposta e che continuerà a seguire le nostre attività”.