Prima un appello pubblico alla mobilitazione, poi un percorso partecipato per la costruzione di un manifesto e una carta dei valori che ha coinvolto decine di persone e che ha messo le basi per un lungo elenco di associazioni aderenti che il 21 settembre sfileranno per la città di Avellino rivendicando diritti, orgoglio, riconoscimento.
Tante anche le attività e le iniziative che hanno caratterizzato i mesi precedenti a questa settimana: una scommessa vinta quella delle ragazz3 del circolo che attraverso approfondimenti e confronti tematici hanno animato la città – dalla toponomastica di genere ai laboratori artistici – nel periodo estivo.
“Mi piacerebbe tornare a casa, di sera, senza correre, per paura che qualcuno mi stia inseguendo”, “ Non parlo liberamente del mio orientamento sessuale a lavoro, ho paura delle battutone degli altri”, “Non mi assumono perchè il mio aspetto non coincide con il mio documento di identità”, “Cosa darei per essere fragile senza dover sempre dimostrare di essere maschio”: sono solo alcuni dei manifesti e dei volantini che negli ultimi giorni hanno integrato la comunicazione del pride a seguito della scrittura collettiva di valori e rivendicazioni politiche.
Da un lato l’orgoglio dell’intersezionalità che unisce il movimento per i diritti LGBTQI+ con il movimento queer, quello transfemminista, quello pacifista con la rivendicazione di porre fine al genocidio in Palestina e il movimento antispecista. Una felice contaminazione che, creando connessioni e parole d’ordine comuni in assonanza con alcuni dei più importanti Pride del Paese e del dibattito internazionale sul tema, pone il dibattito politico cittadino sui diritti, l’identità e l’orizzonte di trasformazione sociale all’avanguardia sul panorama nazionale.
Dall’altro alcune rivendicazioni specifiche, da presentare direttamente al comune e alle amministrazioni comunali per unire alla rivendicazione politica generale la pratica dell’obiettivo, la possibilità di chiedere e conseguire piccole vittorie anche ad un livello – quello locale – che in virtù delle poche competenze sul tema molto spesso si deresponsabilizza e si accontenta di enunciazioni generiche di vicinanza al tema.
La città di Avellino, la provincia irpina, in cui vive la lunga e fondamentale storia della Candelora, da quattro anni vede sfilare il pride nelle proprie strade: quest’anno non farà AVE ‘O PRIDE – PienƏ di rabbia differenza grazie a nuove generazioni e ad un movimento sempre più attivo e consapevole anche grazie alle meritorie iniziative promosse negli anni come il centro MalikƏ, le mobilitazioni per i consultori e una casa delle donne, le iniziative contro la omo-lesbo-bi-transfobia, la violenza di genere, la trascrizione delle coppie omogenitoriali.
Ci vediamo il 21 Settembre alle ore 17:30 per la nostra passeggiata rumorosa, il nostro Pride, per costruire passo dopo passo una città, una Regione, un Paese più inclusivo. Per tutte le info seguire i social del Circolo Arci Avionica.
Gli appuntamenti della settimana sono:
– 19 settembre ore 10:00 conferenza stampa presso il circolo ARCI Avionica.
– 19 settembre ore 17:30 presentazione libro “Le conseguenze” della fumettista marchigiana STED presso il circolo ARCI avionica. STED collabora con centri antiviolenza, collettivi transfemministi e associazioni di volontariato, con cui ha realizzato live painting, laboratori di fumetto per tutte le età, laboratori di psicodramma. “Le conseguenze” è il Terzo libro a fumetti, edito e pubblicato nel 2024 da Another Coffee Stories.
– 20 settembre ore 17:00 laboratorio per preparare cartelloni/striscioni/decorazioni per il Pride presso il circolo ARCI Avionica.
– 21 settembre ore 17:30 “AVE ‘O PRIDE – PienƏ di rabbia”, partenza da Piazza San Ciro; dalle ore 21:00 serata di chiusura con DJ Yayo al Circolo ARCI Avionica.