Usura ed estorsione, parte il processo per padre e figlio

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Nella giornata di oggi, presso il Tribunale di Avellino, dinanzi al Collegio presieduto dal   giudice Galeota, ha avuto luogo la prima udienza nel procedimento che vede imputati  per usura ed estorsione padre e figlio difesi di fiducia dall’avvocato Quirino Iorio.  In aula  ha avuto luogo la deposizione della vittima – difesa di fiducia dall’avvocato Danilo Iacobacci  – che ha raccontato perché e come è stato vittima di usura ed estorsione. La prossima udienza, adesso, è attesa per il 29 giugno 2023.

La vicenda è partita dal pestaggio di una delle tre vittime, un imprenditore della zona, che era stato picchiato per strada dai due presunti estorsori. E aveva deciso di raccontare agli inquirenti il suo “calvario”, quello iniziato da un prestito di ventimila euro che era lievitato a causa dell’insostenibilità dell’esposizione debitoria. Un prestito ricapitalizzato. Così dal 120% annuo si era passati al 180%. Fino a quando la vittima non era stata costretta a dover denunciare tutto ai Carabinieri. Così come hanno fatto gli altri due, uno dei quali rimasto sul lastrico non potendo più sostenere il peso degli interessi, visto che a fronte di 8000 euro ne avrebbe dovuto restituire 24000.

A coordinare le indagini dei militari del Nucleo Investigativo di Avellino il sostituto procuratore Fabio Massimo Del Mauro. Le indagini dei Carabinieri sono state complesse e articolate. Nel corso delle stesse è stata sequestrata una collana di oro, quella che uno degli imputati si sarebbe fatto consegnare da una delle vittime ed è stata recuperata dai militari dell’Arma. Le contestazioni partono dal 2017 e sono state ricostruite fino al 2019.