Vento del Sud, speranza per l’Europa

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I meridionali sono “spaesati”, disorientati, perché non sentono più di appartenere al proprio Paese per una sorta di “secessione indotta”. Rischiamo di essere “spaesati”, senza più un Paese, o peggio con un paese in vendita, e che svende il suo futuro. E’ cosí che l’Italia si allontana dall’Europa, e il Mezzogiorno si distacca dall’Italia. L’Italia è ormai il Meridione d’Europa. Il Sud è quel Mezzogiorno abbandonato al proprio destino, quel Sud sempre più visto come frontiera, periferia di un Europa che manifesta, ormai neanche più sotterraneamente, una palese condizione di agonia. L’Italia, che rischia di diventare tutto Mezzogiorno, sta all’Europa come il Sud sta all’Italia, e l’effetto di questo processo è definito, non a caso, “mezzogiornificazione”. A una storica e rimossa “questione meridionale”, rapportata su scala nazionale, si sta gradualmente sostituendo una più moderna e vasta “questione” su scala continentale. Il problema del Mezzogiorno si ripropone oggi a livello europeo. E si ripropone perché il Sud Europa, con l’Italia in testa, è sull’orlo del precipizio. E’ la cronaca della crisi di questo Paese alla deriva che induce a un “ragionevole pessimismo”, piuttosto che a un “volenteroso ottimismo”. Quello che rimane è un Meridione disilluso, disincantato, senza più pretese, dopo tante attese. In questo Sud precipitato a fondo, con un Mezzogiorno che non compare più sulle lancette della storia, e chi sta “all’interno” di una terra trafitta da mille tragedie, che potenzialmente potrebbe essere tra i paradisi d’Europa e invece è stata trasformata da tempo in un inferno, ha addirittura visto quelle lancette spostarsi all’indietro, agli anni dell’emigrazione e dello svuotamento di interi paesi, con la resa a un declino definitivo. Parte di questo Meridione raccontato con la sua estrema solitudine, con le sue infinite partenze, con i suoi Sud ricostruiti “altrove”, è ormai soltanto una proiezione olografica di se stesso. I Paesi del Sud Europa devono fare fronte comune. Con Italia, Spagna, Grecia e Portogallo che si uniscono per porre fine alle “inumane richieste del Nord”. Non si può far a meno di costatare come il nostro Sud sia il cuore, non soltanto storico e geografico, di quell’Europa meridionale che sta diventando tutto Mezzogiorno. Come non si può far a meno di riconoscere che il “vento del Sud” rappresenta l’unica speranza di rianimare questa Europa senza anima.

di Emilio De Lorenzo