Dall’incontro avvenuto ieri in prefettura avvenuto tra le parti interessate, sulla vertenza Asidep, per capire il destino dei suoi 58 lavoratori.  Sembrava esserci stata una prima schiarita dal precedente primo incontro del 17 marzo. E invece al secondo tavolo di incontro, ancora non si è raggiunto un punto sulla vicenda.

Tra i presenti al tavolo, il rappresentante sindacale Giuseppe Morsa (Fiom), che sostiene:“Purtroppo si continua a perdere tempo su una questione molto delicata. Secondo noi ci dovrebbe essere maggiore assunzione di responsabilità da parte degli attori – sottolinea Morsa- tuttavia c’è una superficialità di approccio, un rinvio che nuoce notevolmente sui lavoratori, ma su tutta la struttura per quanto riguarda la depurazione.

Abbiamo anche detto che è un tema politico, sono stati fatti diversi errori nel passato, si trattava adesso di trovare una soluzione. Devo dire che la coesione che avevamo chiesto tra i vari enti non avviene, purtroppo si agisce in maniera corporativa, ognuno pensa di salvare se stesso piuttosto di salvare la depurazione in provincia di Avellino che ricordo occupa 56 lavoratori.

Ma il tema è più generale e delicato, siamo completamente inadeguati per progettare una politica industriale sul nostro territorio. E questa cosa ci preoccupa molto. Il tema vero – continua Morsa – ribadisco il concetto , c’è un’approssimazione, non c’è una visione di come gestire la depurazione in provincia di Avellino, mancano idee, o si fanno tentativi che poi falliscono sistematicamente. Una collaborazione vera tra gli enti, quindi Provincia, Asi e tutta la parte politica, faccio presente che si tratta di una parte politica che gestisce vari enti.

Anche la regione Campania è diretta dallo stesso partito politico e nonostante ciò hanno la capacità di litigare al loro interno e chi ne paga è il territorio e ne pagano soprattutto i lavoratori e anche mio malgrado le industrie che sono sulla nostra provincia.
Ieri ci è stata prospettata la possibilità che riguardava un privato, tuttavia noi abbiamo spiegato per quale motivo privato si, pubblico no. Il tema è questo, dal nostro punto di vista ci sono le condizioni che possa funzionare attraverso una gestione pubblica, se questo non avviene devono prendere atto della loro incapacità , dobbiamo dire che in provincia di Avellino il “pubblico” non è in condizioni di gestire e questo sarebbe un fatto abbastanza grave”.