Violenta scossa di terremoto tra Iraq e Iran: 214 morti

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In this photo provided by the Iranian Students News Agency, ISNA, destroyed buildings and a car are seen after an earthquake at the city of Sarpol-e-Zahab in western Iran, Monday, Nov. 13, 2017. A powerful earthquake shook the Iran-Iraq border late Sunday, killing more than one hundred people and injuring some 800 in the mountainous region of Iran alone, state media there said. (Pouria Pakizeh/ISNA via AP)

Sale a 214 morti e 2.504 feriti il bilancio provvisorio del terremoto che ha colpito l’Iran occidentale. Nel Kurdistan iracheno, dove è stato registrato l’epicentro del sisma 7.2, il bilancio resta fermo a 7 morti e 321 feriti.

La cittadina più colpita è quella di Sarpol-e Zahab. Nella provincia iraniana di Kermanshah sono stati indetti tre giorni di lutto. Le autorità hanno disposto la chiusura di scuole e università nella provincia di Kermanshah, dove invece sono chiamati a presentarsi al lavoro tutti i dipendenti governativi.

“L’obiettivo dei responsabili ora è quello di accelerare gli aiuti e di soccorrere le persone rimaste intrappolate sotto le macerie”. Così la Guida suprema iraniana Seyyed Ali Khamenei, citato dall’Irna, in un messaggio al Paese. L’ayatollah ha chiesto a Esercito e Pasdaran di intervenire nelle aree colpite dal sisma. Il ministro dell’Interno, Abdolreza Rahmani Fazli, ha riferito che sono stati allestiti ospedali da campo e di temere per le aree rurali “dove si prevedono altre vittime”.