Zia Lidia, si proietta “Anatomia di una caduta”: dall’esplorazione di una relazione di coppia al rapporto tra verità e finzione

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E’ dedicato alla proiezione di “Anatomia di una caduta” di Justine Triet, con Sandra Hüller, Swann Arlaud, Milo Machado Graner, Antoine Reinartz, Samuel Theis, Jehnny Beth, l’appuntamento promosso dallo Zia Lidia in programma l’8 aprile alle 18 e alle 21 al Movieplex di Mercogliano. A presentare l’opera Marilena Apuzzo, critico letterario, grazie Bianca Maria Paladino, critico cinematografico e Lorenzo Crescitelli.
La scrittrice tedesca Sandra e il marito francese Samuel si sono tasferiti in una baita sulle Alpi francesi, insieme al figlio Daniel, ipovedente a causa di un incidente subito anni prima, e il cane Snoop. La tragedia entra subito in scena: Samuel viene trovato morto in seguito ad una caduta dal balcone. Si tratta di suicidio o di omicidio? Gli inquirenti sospettano di Sandra, che affronta il processo a Grenoble difesa dall’avvocato Vincent. Il piccolo Daniel non può testimoniare, se non ricordando e interpretando i discorsi dei genitori, i loro litigi, le loro gelosie. Il processo metterà a nudo la relazione della coppia, evidenziando i rapporti tumultuosi tra i due, e anche la personalità molto ambigua di lei. Il film, che ha vinto numerosi César, e soprattutto la Palma d’Oro a Cannes nel 2023, oltre ad aggiudicarsi l’Oscar come per la migliore sceneggiatura originale (premiata anche ai Golden Globe), si fa riflessione sul rapporto tra verità e finzione
E’ la regista a sottolineare come “La mia intenzione era quella di girare un film che raccontasse la caduta di una coppia. La discesa fisica ed emotiva di un corpo diventa il simbolo del declino della storia d’amore dei due protagonisti. Questa coppia ha un figlio che scopre la natura burrascosa della relazione tra i genitori durante un processo, in cui viene esaminato ogni aspetto del loro passato. Più il processo va avanti, più il dubbio si insinua nel ragazzo, che prima aveva una completa fiducia nella madre: questo segna una svolta cruciale nella sua vita. Il film vuole sollevare delle domande importanti sulla reciprocità, sulla fiducia e sulle dinamiche di un rapporto di coppia. La protagonista, Sandra Voyter, è una scrittrice di successo, mentre suo marito, anche lui scrittore, si dedica di più all’insegnamento e all’home-schooling per il figlio non vedente: già da qui capiamo che il tradizionale schema di una coppia ha i ruoli invertiti. La ricerca da parte di Sandra della propria libertà e la sua volontà forte creano uno squilibrio nella relazione e il film ci invita a mettere in discussione le nostre nozioni preconcette di democrazia in un rapporto di coppia e come questa possa essere danneggiata da impulsi di sopraffazione e di rivalità”