Zio Orco – Fiabe per i più piccoli a cura di Grazia Russo

0
1403

Zio Orco

 

In un paese lontano, viveva una donna con una figlia e una figliastra. Quanto la figlia era acida nell’anima e sgraziata nel corpo, tanto la figliastra, che si chiamava Elisa, era dolce di cuore e gradevole nell’aspetto.

Quando le due sorellastre divennero adolescenti, i giovani del paese cominciarono a fare la corte a Elisa.

  • Ma che avrà di bello quella – chiedeva la brutta alla madre.
  • Figlia mia, dobbiamo al più presto sbarazzarci della tua sorellastra, altrimenti non ti sposerai mai! E chiamò la figliastra: – Va’ a gettare la spazzatura al mondezzaio.

Elisa prese il secchio e andò. Nel gettare la spazzatura, le sfuggì di mano il secchio. Laggiù aveva la sua casa l’Orco. La ragazza, sporgendosi sul bordo del fossato, lo pregò:

  • Zio Orco, zio Orchetto, su ridammi il mio secchietto!
  • Vieni giù a prenderlo – le rispose l’Orco

Tùppetetùppete, la ragazza scese tutti i scalini e quando giunse in fondo al burrone, l’Orco le disse: – Ora che ti trovi qui, zappa prima in casa mia.

Elisa invece spazzò in tutte le stanze, e quando ebbe finito, si sentì ancora comandare: – Disfa il mio letto ora.

E lei lo rifece. L’Orco, però ancora non era contento: – E ora rompi tutti i piatti –

La ragazza, invece, li lavò e li asciugò uno ad uno, finito il lavoro disse: – E’ mezzogiorno dovrei tornare a casa.

  • Va bene, ma prima di andare infila le mani in quel buco nel muro. Quando poi sentirai cantare il gallo, alza gli occhi al cielo, e quando l’asino raglia, cala il capo a terra.

Al lato sinistro dell’ingresso c’era un piccolo buco e la ragazza vi infilò le mani. Nel tirarle fuori, con grande sorpresa, scorse che ogni dito era adornato da anelli d’oro e pietre preziose.

Tutta contenta uscì e appena sentì l’asino ragliare ihò,ihò! Chinò il capo a terra e non le accadde nulla, subito dopo cantò il gallo chicchirichì, chicchirichì! Alzò lo sguardo al cielo e all’improvviso le spuntò una stella d’oro al centro della fronte.

Al suo ritorno, la matrigna volle sapere perché se ne tornava ancora più bella di prima: – Devi raccontarmi tutto!

  • M’è caduto il secchio e sono scesa per recuperarlo – raccontò la ragazza – laggiù zio Orco mi ha ordinato di zappare la casa ed io ho obbedito.

La matrigna, il giorno dopo mandò la figlia col secchio della spazzatura e le raccomandò di obbedire agli ordini dell’Orco.

Ma, oltre ad essere bruttina, la figlia era anche un po’ sciocchina. E quando l’Orco le chiese di zappare la casa, lei prese la zappa e scavò tutto il pavimento.

Poi le chiese di disfare il letto e lei, senza battere ciglio, lanciò per aira coperte e lenzuola.

Infine le ordinò di rompere i piatti e la ragazza per davvero li ruppe tutti.

  • Prima di andartene, metti le mani nel buco a destra dell’uscio. Quando canta il gallo, abbassa gli occhi a terra e quando raglia l’asino, alza la testa al cielo – le

disse l’Orco, cioè il contrario di ciò che aveva detto alla sorellastra.

La ragazza infilò in fretta le mani nella fessura e le tirò fuori imbrattate di sterco maiale.

All’uscita dalla casa dell’Orco, sentendo il canto del gallo chinò il capo a terra e non successe nulla, quando poi ragliò l’asino, alzò la testa al cielo e le spuntò sulla fronte un coda di…asino.

Tornò a casa in lacrime.

Alla vista della sua adorata figlia la madre impugnò un coltello e cercò di tagliare la coda ma inutilmente… una ne tagliava e un’altra più lunga ne spuntava…

 

Comprensione e interpretazione del testo

Dove viene mandata la ragazza dalla matrigna?

Quale faccende domestiche deve sbrigare Elisa?

La sorellastra si comporta nel suo stesso modo?

Quale ricompensa ottengono le due ragazze?

 

Competenza grammaticale

Nel testo compaiono alcune voci onomatopeiche, trascrivile e se ne conosci altre riportale sul tuo quaderno.

Fai l’analisi logica della seguente frase: La matrigna mandò la figlia col secchio della spazzatura.

 

Proposta operativa

Nel racconto compare solo il nome di Elisa, come chiameresti la sorellastra? Fai una descrizione fisica di entrambi e se puoi anche un disegno delle due sorelle.